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È arrivato Allegri di corto muso. Niente sarà più come Pirlo

Cuadrado si è gettato ai suoi piedi, ma il Var non ha registrato la simulazione. L’ombra di CR7 si è aggirata per la Continassa

È arrivato Allegri di corto muso. Niente sarà più come Pirlo
Photo Matteo Ciambelli

Alle 13,13 di oggi, 3 giugno 2021, Massimiliano Allegri è apparso sui 260mila metri quadrati della Continassa, l’eccellente terreno bianconero che la Juve ha preso dal Comune di Torino per 99 anni versando 25 milioni di euro, la metà di quanto abbia pagato Federico Chiesa.

Allegri è sceso dal suo superbo Suv Alfa Romeo, come acciuga che esce di scatola. Magro da far invidia a Demi Lovato, la più famosa anoressica attrice-cantante di Disney Channel.

In forma smagliante, Allegri ha subito disposto gli alberi della Continassa col collaudato 3-5-2. Cuadrado si è gettato ai suoi piedi, ma il Var non ha registrato la simulazione. Cuadrado ama Allegri. L’ombra di CR7 si è aggirata per la Continassa mentre le auto del portoghese si allontanavano alla volta della penisola iberica. Il portiere Szczesny ha parato l’emozione con una mano. Morata si è espresso in terza persona: Morata te salutat. Il lentigginoso svedese Kulusevski, già rosso di suo, è arrossito. Bentancur, Ramsey e Rabiot, sopraffatti dalla commozione, hanno fatto confusione, come sono soliti fare a centrocampo. L’americano Weston McKennie ha offerto ad Allegri un cappello del Texas.

Niente sarà più come Pirlo. Igor Tudor ha fatto le sue rimostranze: “Pirlo mi scelse come secondo allenatore, poi mi ha messo sullo stesso piano di Baronio”. Roberto Baronio di Manerbio ha confermato il piano.

Annunciata dai trombettieri, appositamente giunti dalle aziende Fiat del Caucaso, è entrata la squadra tecnica di Allegri. In testa il tattico Aldo Dolcetti o Scherzetti. In fila, il preparatore atletico Simone Folletti della famosa famiglia degli aspirapolvere; il vice allenatore Marco Landucci con giacca di riserva per Allegri quando Allegri butterà la sua, di giacca; il collaboratore di campo Maurizio Trombetta che, come dice Dante, del cul fa se medesimo; il fisioterapista Stefano Grani ancora provato dai massaggi a Higuain; e il cavallo Minnesota.

Tutti i presenti e gli assenti si sono congratulati per l’arrivo di Allegri. Anche Maurizio Arrivabene di Brescia, il manager di ferro della Ferrari passato alla Juventus, si è presentato sottolineando l’arrivo magnifico di Allegri alla Juve: “Arrivabene”.

Andrea Agnelli non è apparso più né bobby né solo e si è asciugato una lacrima sul viso. Pavel Nedved ha lasciato in ricordo una ciocca dei suoi capelli biondi. Fabio Paratici di Borgonovo Val Tidone ha sussurrato ad Allegri sei un raccomandato come fece a Udine con l’arbitro Daniele Chiffi di Padova. Allegri ha gradito di corto muso.

Comincia una nuova era alla Juventus benedetta dagli Angiolini e dagli Angioletti. Giampiero Mughini ha commentato: “Siamo tutti allegri”.

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