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De Zerbi: «Con Locatelli abbiamo lavorato sulla testa, il talento era chiaro sin dalle giovanili»

Franco Ordine racconta che De Zerbi scommise pubblicamente che quel ragazzo scaricato dal Milan avrebbe giocato nel Bayern o nel City

De Zerbi: «Con Locatelli abbiamo lavorato sulla testa, il talento era chiaro sin dalle giovanili»
Db Bologna 18/10/2020 - campionato di calcio serie A / Bologna-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto De Zerbi

De Zerbi parla di Locatelli. La fa a Il Giornale, intervistato da Franco Ordine. È stato De Zerbi a cambiare e far crescere Locatelli (anche mettendolo in panchina) che era stato svenduto per 12 milioni dal Milan di Gattuso e Leonardo.

«La mia felicità per il boom azzurro di Locatelli non è calcistica perché sarebbe forse anche banale, ma è soprattutto umana perché il ragazzo ha una famiglia strepitosa alle spalle, perché ha lavorato sodo in questi anni per raggiungere quei livelli e perché siamo riusciti a lavorare sulla testa più che sul talento che era innato e che si coglieva già ai tempi dei tornei giovanili».

Racconta Franco Ordine che

solo per pudore, probabilmente, De Zerbi dimentica che soltanto due anni prima, nel convincerlo ad accettare la destinazione Sassuolo, scommise in modo pubblico che «sarebbe arrivato a giocare in top club come Bayern Monaco o Manchester City».

Se adesso Locatelli può diventare il prossimo tesoretto del Sassuolo, il merito è anche di quella trattativa (12 milioni il costo dell’operazione, «10 milioni più 2 di bonus, l’acquisto record del Sassuolo» la precisazione), diventata inevitabilmente una spina nel fianco del Milan di Leonardo (e Gattuso) che lo fece partire con modalità discutibili, convocandolo su una panchina di Milanello e raccontandogli in modo brutale che «non faceva più parte dei piani del Milan».

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