«Nell’ultima partita io sono andata negli spogliatoio e mi ha fatto molto piacere vedere il gol segnato che mi ha quasi rilassato, non mi ha fatto altrettanto piacere nei successivi minuti vedere il pareggio»

Napoli-Verona è un tema caldo che si ripete molto nella conferenza stampe del presidente del Napoli De Laurentiis
«Nell’ultima partita io sono andata negli spogliatoio e mi ha fatto molto piacere vedere il gol segnato che mi ha quasi rilassato, non mi ha fatto altrettanto piacere nei successivi minuti vedere il pareggio. Quindi, sai, arrivi alla fine di un campionato così negativo e complesso sul piano della tensione nervosa. Perché giochi sul filo di lana la posizione da terzo a quinto posto. Dove anche il risultato degli altri conta. Dove tu in qualche modo già sei stato bastonato varie volte durante l’anno, in partite dove forse meritavi qualcosa in più. A livello di resa, non di quello che hanno concesso. Poi c’è l’episodio del Cagliari, che già ci aveva creato patemi d’animo. Non ho nulla da recriminare, è stato un anno e mezzo di campionato molto falsato».
Il presidente confessa che lui era certo di andare in Champions
«Prima della partita, a Nicola Lombardo ho mandato e preparato un saluto e ringraziamento. E un augurio a Gattuso presso il club per cui sarebbe andato a lavorare. Tant’è vero che due giorni dopo, scrissi due righe a Barone per dargli l’ok con la Fiorentina. Dopo il pari, non potevamo più mandare quel messaggio. E facemmo un comunicato più breve. Anche in quel caso, in televisione si lamentarono del tweet. A parte il fatto che ognuno misura la propria educazione in base alla propria esperienza. Sarei potuto essere molto inquieto e arrabbiato. Gattuso l’avevo preso per tamponare l’uscita di scena di Carlo Ancelotti. Anche se avesse vinto il campionato, la sua mission si sarebbe conclusa»