La maledizione di Yaya Touré colpisce ancora: Guardiola perde la Champions

Vince il Chelsea 1-0 con gol di Havertz incredibilmente in campo aperto. Il centrocampista accusò Pep di razzismo. Il City delude ancora

Guardiola

La maledizione di Yaya Touré colpisce ancora: Guardiola perde la Champions. È il Chelsea di Tuchel a vincere la finale di Champions League. Per la seconda volta il Chelsea alza la coppa al cielo. La prima accadde con Di Matteo in panchina. Il Chelsea tutto sommato ha meritato. Ottimo primo tempo, nonostante Timo Werner si sia mangiato un paio di occasioni. Poi, il gol di Havertz pescato in campo aperto sullo 0-0. È il calcio contemporaneo, bello quanto volete ma terribile quando perdi una Champions così.

Il City di Guardiola impiega un’ora a carburare. Perde De Bruyne per una capocciata, nella ripresa. Schiera dal primo minuto una squadra centravanti né incontristi. Ma il Chelsea è decisamente più organizzato. La mediana composta da Jorginho e Kante regge benissimo.

Ancora una volta, al momento decisivo il City di Guardiola sbaglia. È la maledizione di Yaya Touré che accusò Pep di Razzismo. Il suo agente disse che gli sciamani africani non avrebbero perdonato e lui mai più avrebbe vinto una Champions. Hanno avuto ragione.

Tuchel, invece, deve ringraziare il Psg che lo ha esonerato. La sua vita ha svoltato. Ha completamente cambiato il Chelsea. Lo ha condotto a un successo storico. Con un manipolo di ragazzini terribili. Con una condotta di gara accorta e pragmatica. L’esatto contrario di Guardiola. Il City, di fatto, non l’ha giocata. Tranne rarissime fiammate e il predominio territoriale nella ripresa.

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