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In anteprima al Plaza di Napoli “La tristezza ha il sonno leggero”, di Marco Mario de Notaris

Da giovedì 13 maggio. Una commedia degli equivoci menandrea che si sviluppa come una drammaturgia di Eduardo

In anteprima al Plaza di Napoli “La tristezza ha il sonno leggero”, di Marco Mario de Notaris
Da giovedì 13 maggio, in esclusiva per le sale, il film “La tristezza ha il sonno leggero”, del regista Marco Mario De Notaris – che è anche protagonista come attore – sarà in programmazione al Cinema Plaza a Napoli (in Via Michele Kerbaker, 85 – spettacoli ore 17:15 e 18:00).
La commedia è liberamente ispirata al testo omonimo dell’autore napoletano Lorenzo Marone, edita nel 2016 da Longenesi e longseller, ma è lo stesso de Notaris – con Tiziana Martini – ad averla sceneggiata.
In un interno precario dove vive il quarantenne fumettista Erri (Mario Marco de Notaris) che è stato buttato fuori di casa dalla moglie Matilde (Gioia Spaziani) che ha una relazione con un altro, s’incontrano i figli ed i fratelli della coppia separata dei genitori di lui: Renata, la democristiana, (Stefania Sandrelli) ha sposato, infatti, in seconde nozze Mario (Marzio Honorato) mentre il padre di Erri è Raffaele Gargiulo (Tonino Taiuti). Questa riunione spartiacque per gli equilibri di molte delle loro vite viene a celebrarsi il 7 novembre del 1989: mentre il destino del mondo sta per cambiare con la caduta del muro di Berlino ed il Napoli sta per vincere il secondo scudetto.
Storie minime e storia massina s’intersecano e determinano i destini della stralunata Flor (Serena Rossi) che è figlia di Gargiulo e Renata, come per il bellimbusto Valerio (Roberto Caccioppoli) figlio di Renata. Che fine farà Arianna (Eugenia Costantini) figlia di Mario, cresciuta insicura perché martoriata da Renata? E la storia tra Giovanni (Ciro Priello) sposato con un figlio e mezzo… con Clara (Gina Amarante)? Ed Erri riuscirà a ricomporre la frattura con Matilde?
Questa commedia degli equivoci menandrea si svilupperà come una drammaturgia di Eduardo con le musiche azzeccate di Luigi Scialdone e Daniele Chessa e la solita bella fotografia di Francesca Amitrano. Indovinati finanche nel maglione del protagonista i costumi di Daniela Salernitano, come la scenografia quasi museale, nella sua precisione, della coppia formata da Renato Lori e da Gilda Cerullo.
Nonostante il dato che non abbia messo mano alla sceneggiatura Marone aleggia in tutto il film con la sua narrativa a metà tra il melò e la consapevolezza che la felicità nella vita dura poco perché la tristezza ha il sonno leggero.
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