Il fondo arabo, accusato di voler ripulire la sua immagine col calcio inglese, aveva ritirato l’offerta da 300 milioni dopo 16 settimane di attesa dell’approvazione della Lega

L’aveva minacciato, e ora passa alle vie di fatto. Il proprietario del Newcastle United, Mike Ashley, fa causa alla Premier League, accusandola di aver manovrato e impedito l’acquisizione del club da parte del Public Investment Fund dell’Arabia Saudita.
Lo riporta Calcio e Finanza che riprende Sportbusiness.
La trattativa aveva incontrato numerosi problemi, soprattutto per per le implicazioni morali dell’affare. Amnesty International aveva accusato l’Arabia Saudita di «di usare il glamour e il prestigio del calcio della Premier League come strumento di pubbliche relazioni per distrarre dalle violazioni dei diritti umani nel Paese».
Ashley, commentando l’azione legale, ha detto che è «tempo per le forze oscure che stanno impedendo a questa squadra di calcio di diventare la società forte che i tifosi meritano di farsi da parte».
La Premier League aveva fatto melina, mettendosi di traverso: teneva bloccata in via di approvazione la proposta di acquisizione da 300 milioni di sterline, per oltre 16 settimane. Il consorzio aveva così ritirato l’offerta.