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“Col Manchester una partita difficile”, Fonseca e l’arte di non dire nulla (tanto poi arriva Mou)

L’ormai ex tecnico giallorosso definisce il 6-2 dell’andata un “risultato confortante per loro”. Il festival dell’eufemismo

“Col Manchester una partita difficile”, Fonseca e l’arte di non dire nulla (tanto poi arriva Mou)

Paulo Fonseca si presenta in sala stampa il giorno prima di Roma-Manchester, il ritorno dell’apocalittico 6-2, e il giorno dopo l’annuncio del suo addio e dell’ingaggio di Mourinho. Potrebbe uscirne una gran conferenza. Potrebbe dire qualcosa, il tecnico quasi ex della Roma. E invece Fonseca compie un capolavoro: riesce a non dire niente di niente. Talmente appiattito nella retorica di prassi da risultare spiazzante.

Gli chiedono di Mourinho, ovviamente. Risposta:

“Per me la professionalità è un valore sacro. Sto bene, sono oggi qui come quando sono arrivato il primo giorno: motivato, facendo il meglio per la Roma fino all’ultimo giorno. Mourinho è un grande allenatore, farà un grande lavoro qui”.

Dice che il suo addio è stato una scelta condivisa (“E’ tempo di andare verso due strade diverse”) e poi parla della gara col Manchester. Qui il capolavoro:

“Ci aspetta una partita difficile, il risultato è confortante per loro”.

L’andata è finita 6-2. Lo definisce un risultato “confortante”. La Roma dovrebbe vincere 4-0… “una partita difficile”. Il festival dell’eufemismo.

Dall’anno prossimo dietro quel bancone siederà Mourinho. E sarà tutt’un altro show.

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