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Addio a Emilio Acampora, storico medico sociale del Napoli di Maradona

Fu molto legato a Diego, che difese sempre con il suo caratteristico riserbo. Di lui si ricordano le corse a perdifiato per prestare le prime cure ai calciatori azzurri

Addio a Emilio Acampora, storico medico sociale del Napoli di Maradona

È morto, all’età di 91 anni, il dottor Emilio Acampora, storico medico sociale del Napoli, dove rimase trent’anni. Fu molto legato anche a Maradona. Lo stesso Diego raccontò che Acampora lo aveva conquistato con una battuta il giorno del suo esordio in Serie A, a Verona, il 16 settembre dell’84. Dalla curva i veronesi urlavano “colerosi” ai napoletani. Diego, rivolgendosi al medico, gli disse:

«Emilio, tu sei napoletano e non ti offendi a sentire quel coro?».

Acampora, sorridendo, gli rispose:

«Sai, Diego, io mi lavo tutti i giorni».

Il Roma ne ricostruisce un bellissimo ricordo.

Originario di Agerola, Acampora si era trasferito a Napoli, con la famiglia, nel 1939. Dopo la laurea in medicina, negli anni ’70 entrò nel Napoli, per seguire la Primavera. Fu presto promosso in prima squadra. Fu legatissimo a Rino Marchesi e Bruno Pesaola, che ha assistito fino alla sua morte, cinque anni fa. Ma anche a Careca.

Con Maradona fu intesa a prima vista, fin dalle visite mediche. Dei problemi fisici di Diego sapeva tutto. E non solo di quelli, ma tenne sempre il riserbo, non rivelando niente nemmeno al fratello Romolo, giornalista sportivo.

L’ultimo trionfo azzurro che vide fu la Coppa Uefa del 1989. Lasciò il posto a Bianciardi, perché aveva accusato un lieve malore durante una fredda partita a San Siro.

Negli anni Ottanta abitava a via Lepanto, nella Fuorigrotta dell’ex Stadio San Paolo, oggi intitolato a Maradona.

Di lui si ricordano le corse a perdifiato quando entrava per prestare le prime cure ai calciatori del Napoli rimasti a terra.

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