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Tifosi europei uniti contro Agnelli: “Avidi insaziabili”. Come se i tifosi contassero ancora qualcosa

Feroce lettera aperta all’ECA contro l’allargamento della Champions. Ma i top club se ne fregano dei loro stessi tifosi e vanno avanti: più partite, più soldi, più noia

Tifosi europei uniti contro Agnelli: “Avidi insaziabili”. Come se i tifosi contassero ancora qualcosa

I top club ce li hanno sempre sulla lingua, “i tifosi”. Li usano come leva retorica a proprio uso consumo, anche quando si tratta di far partire la rivoluzione della Champions League allargata, mentre i tifosi protestano.

I tifosi di tutta Europa, in un estremo tentativo di far pesare un ruolo che evidentemente conta sempre meno, hanno firmato una feroce lettera aperta al presidente della potente European Club Association, l’ECA, ovvero Andrea Agnelli, per ribadire in soldoni che l’espansione della competizione gli fa schifo.

I gruppi di tifosi (tra cui 13 dei 28 club rappresentati nel consiglio di amministrazione dell’ECA) hanno programmato la loro missiva in concomitanza con la riunione del consiglio durante la quale le società decideranno se accettare le proposte della UEFA per l’espansione della lucrosa competizione. Nella lettera accusano i top club europei di “speculazione”, “avidità insaziabile” e di tentare di “dissanguarli”.

“I piani per ristrutturare la Champions League aumentando il numero di partite, introducendo qualifiche basate sui risultati del passato e monopolizzando i diritti commerciali, rappresentano una seria minaccia per l’intero gioco”, si legge nella lettera congiunta, coordinata da Football Supporters Europe, una coalizione di gruppi di tifosi di tutto il continente.

“Si amplierà solo il divario tra i ricchi e il resto, rovinando i calendari nazionali”.

Il progetto elaborato dalla UEFA include l’aumento del numero di club in Champions League da 32 a 36 e l’aumento del numero di partite nella fase a gironi della competizione da sei a 10 in un cosiddetto sistema svizzero, con un aumento complessivo di ben 100 partite. Inoltre, tre dei quattro posti extra andranno ai club in base alle prestazioni passate in Europa, utilizzando le classifiche UEFA.

Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, sembra aver bisogno del sostegno dell’ECA affinché il piano venga approvato lunedì, nella prossima riunione del comitato esecutivo dell’organo di governo, e poi ratificato dal suo Congresso martedì. La Corte deciderà oggi se accettare le modifiche. Ma è anche emerso che i club leader vogliono un controllo significativamente maggiore dei diritti commerciali di questa competizione e dell’Europa League, al fine di massimizzare i ricavi.

Una presa di potere così palese sarebbe indifendibile nel migliore dei casi, ma al culmine di una pandemia globale non è altro che approfittare della crisi. Nell’ultimo anno, abbiamo supportato i nostri club incondizionatamente, acquistando abbonamenti senza alcuna speranza di assistere alle partite e pagando abbonamenti TV per guardare le partite tenute in stadi vuoti e senz’anima, il tutto mentre voi lavoravate dietro le quinte per trovare nuovi modi per dissanguarci. Ma non abbiamo più tempo o denaro da investire nelle vostre fantasie o finanziare la vostra insaziabile avidità. E alla fine, noi siamo il vostro modello di business”, scrivono nella lettera.

Ceferin è alla disperata ricerca di un pacchetto di riforma per la Champions League il prima possibile, per scongiurare la minaccia della paventata Super League. L’Uefa ha ceduto al ricatto dei top club e dell’ECA, e s’è calata le braghe.

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