Si discuterà oggi presso la Corte Federale d’Appello, la difesa della Lazio porterà ad esempio il caso del cluster in Nazionale
La resistenza contro la decadenza, scrive il Corriere dello Sport, a proposito della difesa ad oltranza di Lotito da chi vorrebbe vederlo fuori dalla politica sportiva.
Oggi si discuterà alla Corte Federale d’Appello il ricordo per il caso tamponi e il presidente della Lazio rischia di vedersi confermata la squalifica di 12 mesi. Una condanna definita «sproporzionatissima» dalla memoria difensiva
Diversi i punti su cui si baserà la difesa dell’avvocato Gentile tra cui alcuni relativi alle nuove nomine dei Tribunale Federale, ma soprattutto farà da esempio il caso del cluster della Nazionale italiana
Nella memoria difensiva è stato fatto notare che l’Ats di Milano, a marzo, ha consentito di effettuare un tampone “anticipato” ai giocatori dell’Inter prima di liberarli per le nazionali, tra cui l’Italia. In più, se i protocolli pongono obblighi di comunicazione dei positivi a presidenti e sanitari delle società (come imputato alla Lazio), dopo la prima positività riscontrata nel gruppo azzurro la stessa Nazionale «avrebbe dovuto attivare le misure necessarie di isolamento (ricerca dei contatti stretti e comunicazioni alle società d’appartenenza)». Questo, secondo la Lazio conferma la bontà del suo operato