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Il tennis si prepara a “Nadal contro Nadal”: Toni, lo zio di Rafa, ora allena Auger-Aliassime

Lunedì ha preso il suo posto in tribuna a Montecarlo nell’angolo del predestinato canadese. Quattro anni dopo l’addio al nipote. Ora non resta che aspettare il primo incrocio

Il tennis si prepara a “Nadal contro Nadal”: Toni, lo zio di Rafa, ora allena Auger-Aliassime

Prima o poi accadrà. E il tennis aspetta: Nadal contro Nadal. Che non è un film di fantascienza, ma un match tra campo e “panchina” a suo modo storico: Rafa contro Toni. Un binomio indissolubile fino a poco tempo. Dissolto, e già riaggiornato.

Quattro anni dopo la sua ultima vittoria (in lacrime) come allenatore di suo nipote, al Roland Garros nel 2017, Toni Nadal è tornato nel circuito ATP a Montecarlo. Lunedì ha preso il suo posto in tribune nell’angolo del 20enne canadese Félix Auger-Aliassime. Un predestinato, pure lui.

Un’etichetta che Auger-Aliassime si porta appresso da quando, a soli 14 anni, è diventato il giocatore più giovane a vincere una partita di tabellone principale di un Challenger. È diventato finalista junior al French Open a 15 anni, campione junior degli US Open subito dopo il suo sedicesimo compleanno e alla stessa età è diventato anche il più giovane vincitore di un Challenger in un decennio. A 18 anni è arrivato in finale all’ATP 500 di Rio, e nel 2019 in semifinale a Miami.

Pochi hanno raccontato la precocità di Auger-Aliassime così come Stefanos Tsitsipas dopo aver perso contro il canadese al Queen’s nel 2019:

“E’ sconvolgente che sia migliore di me. Devo accettare che è migliore di me. Potrei non batterlo mai, forse ho solo bisogno di aspettare, anni forse, per avere questa possibilità”.

Poi Tsitsipas ha battuto Auger-Aliassime le ultime tre volte che hanno giocato. Perché la crescita di Auger-Aliassime si è un po’ fermata: i punti deboli di Auger-Aliassime sono diventati sempre più visibili, scrive il Guardian. Ha sviluppato un gioco molto potente ma poco vario. Quando una partita si allontana da lui, fatica a risolvere i problemi e ad apportare i piccoli aggiustamenti in partita che sottolineano gran parte del successo dei migliori giocatori.

Ed è qui che interviene zio Toni. Dopo aver terminato la scorsa stagione con quattro sconfitte consecutive, si è separato dal suo allenatore di lunga data Guillaume Marx e ha assunto un rinomato allenatore canadese, Frédéric Fontang. E la settimana scorsa ha ufficializzato la sua collaborazione con Toni Nadal. L’assunzione di un nome così importante è di per sé una dichiarazione della sua ambizione, scrive ancora il Guardian.

Ora non resta che aspettare il primo incrocio in tabellone: con Rafa da un lato e zio Toni nell’angolo opposto.

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