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«Ieri preparavo una partita di Champions, oggi sono in fuga dall’India distrutta dal Covid»

Su Marca il racconto di Juan Ferrando, tecnico spagnolo del Goa: “Qui bruciano i cadaveri in strada. Mi hanno messo su un aereo prima che chiudano le frontiere”

«Ieri preparavo una partita di Champions, oggi sono in fuga dall’India distrutta dal Covid»

Quattro settimane fa in India si registravano 12.000 nuovi positivi al Covid al giorno. Ora sono 300.000 ogni giorno. Nelle ultime 24 ore sono morte 3.293 persone. Nella capitale, New Delhi, non ci sono più letti liberi in terapia intensiva, ed è finito l’ossigeno. Le persone muoiono per strada, senza assistenza medica. E chi può, scappa.

Marca ha raccolto il racconto terrificante di Juan Ferrando, tecnico spagnolo che allena il Football Club Goa nella Indian Super League.

“Tutto quello che si vede in televisione è vero. Manca l’ossigeno e bruciano i cadaveri in strada. Vedi tutto e perdi la voglia di mangiare. Tra poco prenderò l’aereo per Barcellona. È stato tutto velocissimo. Ieri abbiamo fatto una conferenza stampa in hotel prima di una partita di Champions League, poi il mio assistente mi ha detto che avevo 10 minuti per fare la valigia e prendere un taxi. Sono corso da Goa a Nuova Delhi. Sono passato dal pensare alla partita alla fuga in aereo”.

Da domani chiuderanno le frontiere, ha avuto un giorno per lasciare il Paese o restare lì.

“E’ spaventoso. Ti rendi conto fino a che punto arriva la situazione se è fuori controllo. Sono stato fortunato perché ho vissuto in un hotel chiuso, e sono uscito solo per allenamenti e partite. E anche così ho preso il virus a metà marzo, ho passato 15 giorni con stanchezza e dolori muscolari. Ma, per fortuna l’ho superato. Adesso non so cosa ne sarà di me. Non credo che ci possa essere il calcio in India in questo momento. Il campionato verrà cancellato”.

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