I suoi critici non sanno come classificare come forma ciò che De Luca scrive. Sta accadendo per la sua ultima opera: “A grandezza naturale”
Si fa un gran parlare in Rete dell’ultimo libro dello scrittore napoletano Erri De Luca, “A grandezza naturale (pagg. 128, euro 13; Feltrinelli)”. Critici anche di un certo nome dichiarano che De Luca avrebbe subito un inaridimento delle sue fonti letterarie ispirative… Ebbene andando nel merito del nuovo testo composto da varie partizioni possiamo dire che invece ci troviamo di fronte ad un compendio delle fonti narrative del nostro.
Proprio nel primo racconto che dà il titolo al testo, De Luca s’interroga su uno dei suoi crucci vitali e letterari dell’ultima produzione: il rapporto padre-figlio. Quel gradino di responsabilità – non avendo avuto lui figli – non l’ha oltrepassato rimanendo lui figlio e quindi contemporaneo tra le generazioni. Il riferimento al rapporto Abramo-Isacco ed il parallelo metaletterario anch’esso con la vicenda intra artistica tra Chagall ed il padre sono in questo caso idiomatiche del rapporto con il suo di padre: quel dottore De Luca che rifiutò il finanziamento ex lege post-terremoto. Ed in questa partizione ritornano gli echi di “Non ora, non qui”: il suo esordio narrativo che riteniamo libro fondamentale per qualsiasi studioso di letteratura del secolo scorso, insieme forse con “L’abusivo” di Antonio Franchini.
Ma forse il giudizio di De Luca che hanno molti critici che non l’hanno letto nasce da una loro aporia. Non sanno infatti come classificare come forma ciò che De Luca scrive. Lo scrittore partenopeo è primariamente – a nostro giudizio – un poeta che ha trovato, imbevendosi nelle fonti ebraiche e scritturistiche – è traduttore letterale dall’yddish – una sua forma propria di romanzo fatto di ricordi, citazioni e azioni… Anche quando produce un libro di racconti essi si strutturano in un romanzo vero e proprio. Una nuova declinazione romanzesca saporita e apodittica che nella nostra tradizione mancava.
Vincenzo Aiello ilnapolista © riproduzione riservata