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Disastro Bari, pullman della squadra sotto scorta dopo lancio di fumogeni dei tifosi

La Gazzetta del Mezzogiorno: domenica sera, dopo la sconfitta per 3-0 in casa della Turris, si è resa necessario l’intervento della Digos

Disastro Bari, pullman della squadra sotto scorta dopo lancio di fumogeni dei tifosi

Il Bari di De Laurentiis è in caduta libera. Domenica ha perso 3-0 contro la Turris. Ed è in stato confusionale dirigenziale visto che la scorsa settimana è nuovamente cambiato l’allenatore: via Carrera, è tornato Auteri. La Gazzetta del Mezzogiorno fa il punto della situazione. E scrive anche di un lancio dei fumogeni da parte dei tifosi contro il pullman della squadra.

La pazienza è esaurita pure da parte dei tifosi: domenica sera un gruppetto di supporter ha lanciato alcuni fumogeni (da un cavalcavia all’altezza di Bitonto) verso il pullman della squadra di ritorno dalla Campania: non si sono verificati danni, ma si è resa necessaria la scorta da parte della Digos per evitare che la situazione trascendesse.

A guardare i numeri, sembra di assistere ad una debacle in piena regola: un punto nelle ultime tre partite, appena due reti realizzate, sei subite. E, allargando lo sguardo, l’analisi è ancor più inquietante: appena sei le vittorie in 16 giornate disputate nel girone di ritorno, addirittura sette le sconfitte che, unite alle due del girone d’andata, formano un totale di nove: quasi un record negativo per la milizia del club biancorosso in serie C. Impietosi i 30 (!) punti di distacco dalla capolista Ternana, così come raggiunge dimensioni corpose pure il ritardo dalla coppia Catanzaro-Avellino che occupa a braccetto la seconda posizione.

C’è preoccupazione a Bari anche per il tema multiproprietà.

Il Consiglio Federale ha vietato nuove multiproprietà nel calcio italiano. I diritti acquisti di chi è già in tale fattispecie (come il Bari con il Napoli) sono salvi, ma se questo è l’orientamento della Figc è scontato escludere allentamenti alle norme. Che rappresentano un freno invalicabile alle ambizioni di una piazza che a giusta ragione si sente di serie A.

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