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Ceferin insiste: «Juve, Real e Barcellona come i terrapiattisti. Tutti saranno puniti, loro di più»

Al Daily Mail: «Per le inglesi trattamento diverso, ringrazio il governo inglese. Nel mio discorso avevo inserito i ringraziamenti ad Agnelli»

Ceferin insiste: «Juve, Real e Barcellona come i terrapiattisti. Tutti saranno puniti, loro di più»

Il presidente della Uefa Ceferin insiste: i dodici club saranno puniti, non sa ancora come. Lo annuncia in una intervista al Daily Mail. Fa una diversificazione. Li suddivide in tre gruppi: le inglese, Inter Milan e Atletico, e infine i tre che non vogliono recedere: Juventus Real e Barcellona . Li paragona ai terrapiattisti, perché lui la Superlega è come dire che la terra è piatta.

Elogi al Regno Unito.

Sono rimasto colpito molto dalla reazione del governo del Regno Unito. Ho avuto più conversazioni telefoniche con il primo ministro Johnson e il segretario di Stato Dowden in quelle 48 ore follia. Erano dalla parte giusta della storia al momento giusto. E questo mi ha colpito molto. Questo sforzo congiunto ha dimostrato che non tutto è in vendita, che non puoi presentarti con i tuoi miliardi e dire: “Non mi interessa la tradizione, la storia, tutto ciò che amiamo, perché ho abbastanza soldi comprerò tutto.”Non esiste! Non può passare questo concetto”.

Ceferin ce l’ha con Barça, Real Madrid e Juventus che insistono con la Superlega.

Ognuno dovrà subire conseguenze per quello che ha fatto, non possiamo far finta che non sia successo nulla. Per me è una chiara differenza tra i club inglesi e gli altri sei. I club inglesi sono stati i primi a tirarsi indietro, hanno ammesso di aver commesso un errore. Per me ci sono tre gruppi tra questi dodici: i sei inglesi, poi gli altri tre [Atletico Madrid, Milan, Inter] e infine quelli che considerano la terra piatta e pensano che la Superlega esista ancora. E c’è una grande differenza tra questi tre gruppi. Tutti comunque  saranno ritenuti responsabili. In che modo, vedremo.

Processo disciplinare? Vedremo, è presto per dirlo. Deve essere chiaro che tutti devono essere ritenuti responsabili, sia pure in modo diverso.

Ovviamente torna su Agnelli e dice che lo aveva inserito nel suo discorso di ringraziamento che ha poi tenuto lunedì.

È stato molto stressante, mi sono sentito come se fossi stato messo in una lavatrice. Sabato, sono andato in Svizzera , otto ore di auto. Avevo tutto pronto per parlare delle riforme  nel mio discorso. Stavo anche ringraziando Agnelli. Ho cambiato il discorso quattro volte da allora. Stavano preparando cose che non mi hanno detto, il tizio [Agnelli] mi stava mentendo dicendo: “Non è vero, non è vero…” Alla fine, è successo e devo raccontare pubblicamente quello che è successo.

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