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Sassuolo è la fotografia della stagione del Napoli

Buona volontà, impegno ma anche tanti errori (in campo e in panchina) e una perenne sensazione di ansia e di poca tranquillità

Sassuolo è la fotografia della stagione del Napoli

Di Sassuolo-Napoli si può scrivere tutto e il contrario di tutto. È stata una partita che può essere analizzata da molte angolazioni. C’è chi ha visto più aspetti positivi, e chi più negativi. A nostro avviso è una partita che fotografa perfettamente la stagione del Napoli: occasioni perdute, tanti errori, impegno e buona volontà però anche tanta superficialità e disorganizzazione. Se fosse finita 2-2, avremmo scritto e parlato di Napoli fortunato visti i due pali colpiti dal Sassuolo sul 2-1 per loro. Ma poiché è finita 3-3 e al 93esimo il Napoli era in vantaggio 3-2, si può soltanto recriminare e, perché no?, imprecare per una palla sciaguratamente perduta su rimessa laterale con conseguente azione del Sassuolo e fallo da rigore commesso da Manolas. Manolas mandato in campo da Gattuso all’86esimo al posto di Maksimovic.

Il Napoli ha gettato via due punti dopo averne conquistati tre che a metà ripresa sembravano perduti. Il Napoli è una squadra che in campo mette tanta buona volontà, impegno, ma che non sembra serena. Anzi, dà sempre l’idea di dover dimostrare qualcosa. Raccoglie poco sia rispetto all’impegno profuso sia rispetto alla caratura tecnica. Caratura sia in senso assoluto sia rispetto all’avversario. È una squadra ansiosa, che riflette un comportamento ansiogeno. È una squadra non tranquilla. A nostro avviso l’allenatore trasferisce troppa agitazione. Agitazione che probabilmente Gattuso, quando era giocatore, riusciva a metabolizzare e a trasformare in energia. Ma non tutti sono come era lui. In più, ha commesso anche qualche errore. È il motivo per cui Sassuolo-Napoli ci sembra la fotografia perfetta della stagione.

Il Napoli adesso è a cinque punti dalla zona Champions. È una fisarmonica che proseguirà, speriamo, fino alla fine del campionato. Stasera Juventus e Atalanta andrebbero in Champions. La Roma si è portata nuovamente a più tre. Il Napoli continua ad avere l’alibi di giocare senza centravanti. Osimhen assente, Lozano assente, Petagna assente, Mertens ha giocato ma in condizioni ancora precarie. Ha giocato bene Insigne che ha segnato un gran gol – sullo 0-0 – annullato per fuorigioco millimetrico, che ha regalato a Di Lorenzo l’assist del 2-2 e che ha trasformato al 90esimo il rigore che sembrava della vittoria. Tanti altri hanno giocato bene, hanno messo tutto quello che avevano. Il che, però, come già capitato altre volte, ha trasferito una sensazione di disorganizzazione e di confusione. Ci si è messa anche la sfortuna con l’autorete di Maksimovic, compensata però dai due legni colpiti da Berardi e Caputo.

Non indugiamo più di tanto sulla rabbia post-partita di Insigne. Comprensibile. Non ci leggiamo nulla di particolare, se non la rabbia per una partita che sembrava vinta.

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