ilNapolista

Non è miracolo a Milano, il Napoli vince con merito e cambia la prospettiva della stagione

Gara di grande concentrazione ed equilibrio tattico, molto ben impostata da Gattuso. Senza amnesie. Gol di Politano. Serata che dà ragione agli euroscettici

Non è miracolo a Milano, il Napoli vince con merito e cambia la prospettiva della stagione
foto Hermann

Non si può dire miracolo a Milano, il Napoli ha vinto con merito 1-0. Ed è un successo che cambia la prospettiva della stagione. La squadra di Gattuso ha giocato una partita attenta, intelligente ed equilibrata. Ha raggiunto così la Roma al quinto posto a 50 punti, a due punti dal quarto posto dell’Atalanta. E teoricamente ha risucchiato anche il Milan nella lotta Champions: i rossoneri sono a 56.

È stata la serata che Gattuso e i suoi attendevano da mesi. Il Napoli ha giocato molto bene, ha sbagliato pochissimo, ha tenuto il campo con concentrazione e non ha regalato nulla. Nel finale, ha sfoderato anche una signora prestazione difensiva. Una delle novità della serata è che in campo gli azzurri hanno finalmente mostrato l’ardore che da sempre viene attribuito all’allenatore. E, a differenza di tantissime partite, non hanno mai commesso errori di superficialità.

È la serata che ha dato ragione ai sostenitori del disimpegno europeo per avere più energie in campionato. Mentalità che non ci ha mai convinto: i risultati della giornata, però, con le sconfitte di Roma e Milan, soffiano in quella direzione. Vanno fatti i complimenti a Gattuso che ha preparato molto bene il match, soprattutto in mezzo al campo. E anche dal punto di vista mentale: il Napoli è parsa altra squadra rispetto a quella che troppe volte è stata preda di amnesie.

Probabilmente Pioli ha avuto eccessivo timore del Napoli, o forse ha impostato la partita per lo 0-0 e ha provato a sfruttare le ripartenze. Il Milan, però, praticamente non è mai ripartito e ha commesso un errore marchiano con Kessie sul gol di Politano: un’uscita a vuoto che ha squadernato il campo agli azzurri che hanno sfruttato scientificamente l’errore.

Il Napoli ha giocato con concentrazione e intelligenza. La squadra è sempre rimasta corta, ha progressivamente preso il controllo del campo e, soprattutto, non ha mai messo il Milan in condizione di essere pericoloso. Già nel primo tempo è stato il Napoli ad avere le occasioni migliori, in entrambe le occasioni con Zielinski: in un caso, è stato bravissimo Donnarumma; in un altro, il polacco ha schiacciato troppo il tiro che è finito di poco fuori. Poi, a inizio ripresa è andato in vantaggio con un bel diagonale di Politano e ha difeso il vantaggio con il fisiologico affanno: nessuna preoccupazione particolare.

Insigne a sinistra, soprattutto nel primo tempo, è stato una spina nel fianco della squadra di Pioli. Ha orchestrato, dato i tempi e, quando ha potuto, si è accentrato per rendersi più pericoloso. Gattuso ha disinnescato sia Kessie – il più temuto che però deve aver risentito della gara all’Old Trafford, è stato inesistente e quando si è visto, ci ha fatto una cortesia – sia Calhanoglu al rientro. Ottime le prove in mediana di Fabian e Demme, ma è impresa complessa stilare una graduatoria dei più bravi.

Così come è impossibile trovare la nota stonata della serata. Probabilmente solo Mertens. Ma è una nota preoccupata più che stonata. Il belga è davvero l’ombra di sé stesso. Sembra inadatto a giocare oggi partite di Serie A, non ha la condizione per farlo. La speranza è che sia una questione di tempo. Il timore è che possa essere qualcosa di più serio che possa aver ripercussioni sulle prestazioni future del belga. Ma questa è una serata da godersi. Al futuro ci pensiamo da domani.

ilnapolista © riproduzione riservata