Sconcerti: la partita più modesta della stagione della Juve, è un problema di guida e carisma

Sul Corriere. Una partita "giocata con lentezza e senza idee, senza personalità". "Non basta conoscere il calcio per farlo nascere. Serve saper motivare gli uomini"

sconcerti Pirlo

Forse questa di Porto è stata la partita più modesta della stagione, giocata con lentezza e senza idee, senza personalità. E senza colpe dell’avversario che ha confermato il poco di cui era accreditato”.

Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, a proposito di Porto-Juve, partita di Champions finita con la sconfitta dei bianconeri. La Juve non c’è, scrive, “manca”.

“La povertà è evidente, non c’è uno che abbia la forza di imporre idee. Dai difensori, ai tre di centrocampo, la palla scorre via prevista, come non fosse nemmeno la Juve”.

Ritorna sui due gol presi dalla squadra di Pirlo e scrive:

“Non eravamo abituati in Champions a una Juve così ingenua. Ma è stata una partita peggiore di quella di Napoli dove almeno due guizzi erano esistiti. Ripeto, è sempre tutto superabile, ma anche la Juve lo è. La distanza tra la squadra e la realtà sta crescendo, mancano le reazioni, è evidente un problema di guida e di carisma. Non basta conoscere il calcio per farlo nascere. Troppo facile. Serve saper motivare gli uomini che lo giocano. Con molto meno Conceicao c’è riuscito. Pirlo no”.

Correlate