ilNapolista

La priorità del Napoli non è l’allenatore ma il direttore sportivo. Adl sposi il modello Lille

Al Napoli serve uno come Campos l’uomo che ha creato il Lille. I problemi sono cominciati quando si è arreso al papponismo. Vendere aiuta a vincere (se si è bravi a comprare)

L’esempio del Lille è una lezione che Aurelio De Laurentiis dovrebbe imparare a memoria. In realtà la conosce benissimo. L’ha raccontata perfettamente Toto Malfitano. In due anni, il Lille ha dimostrato che la vendita dei pezzi pregiati, o presunti tali, può rappresentare un’occasione di crescita. Non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche tecnico. Il Lille ha venduto Pépé, Osimhen, Gabriel, Leao, ha registrato importanti plusvalenze e adesso – a dodici giornate dalla fine del campionato – è primo in classifica in Ligue 1.

Il Lille ha monetizzato per quasi 230 milioni di euro nell’ultimo biennio, spendendone nello stesso periodo circa 80 in meno.

È al Lille che deve pensare Aurelio De Laurentiis. A quel modello. I problemi di De Laurentiis, se così vogliamo chiamarli, di certo un ridimensionamento dal punto di vista dei risultati, sono cominciati con l’appesantimento del bilancio del Napoli. La società si è adeguata al tambureggiante papponismo che per anni ha spadroneggiato in città. Non si è attenuta alla regola base di una società di calcio che non sia il Bayern, il Real o il Barcellona (che peraltro con la pandemia versa in condizioni finanziarie disastrose).

Il vero limite di De Laurentiis è stato proprio aver venduto poco, troppo poco. Aver rifiutato una serie di occasioni di calciomercato che invece il club avrebbe dovuto cogliere al volo. De Laurentiis deve condurre l’azienda estraniandosi dal contesto, altrimenti si finisce com’è finito lui che si è trascinato una rosa che invece doveva essere rinnovata.

E rinnovare la rosa, come insegna il Lille, non vuol dire indebolirsi. Per seguire l’esempio del Lille, però, occorre avvalersi dell’apporto di un professionista molto preparato come ad esempio il portoghese Campos definito il mago delle plusvalenze.

A nostro avviso è fuorviante il dibattito sul prossimo allenatore del Napoli. Ancor prima del tecnico, De Laurentiis deve trovare un direttore sportivo con ampia esperienza, spalle larghe, ampio giro di relazioni, in grado di scovare talenti per poi rivenderli in maniera economicamente redditizia.

Lo scorso gennaio, il Napoli ha speso e ha speso tanto. Solo che ha speso male. Ha acquistato Demme, Petagna, Rrahmani (cui comunque va dato il tempo per esprimersi), Lobotka. Poi c’è stato l’acquisto di Osimhen che – al di là delle sue disgrazie – certamente è stato pagato tanto, troppo), in relazione al sua attuale valore.

Il Napoli non può avere un profilo da grande squadra sul mercato. Il Napoli deve essere il Lille. Deve comportarsi da Lille. Quindi, al momento, la miglior coppia tecnica per il Napoli del futuro è proprio quella composta da Campos e Galtier, rispettivamente direttore tecnico e allenatore della squadra francese. Sono loro ad aver creato il Lille, poi a dicembre Campos ha lasciato.

Se, ipoteticamente, dovesse trovarsi di fronte a un bivio obbligato, e scegliere solo uno dei due, il Napoli deve dare la priorità al direttore tecnico. L’allenatore, paradossalmente, non è la prima casella da trovare. Il Napoli deve cambiare modello, e deve ripartire da un direttore tecnico di primo piano.

ilnapolista © riproduzione riservata