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In Brasile l’Internacional di Porto Alegre butta il campionato, e vince il Flamengo

All’ultima giornata non va oltre il pari col Cronthians (12esimo) e il Flamengo vince nonostante la sconfitta. Retrocesse Botafogo e Vasco da Gama

In Brasile l’Internacional di Porto Alegre butta il campionato, e vince il Flamengo
Questa notte è terminato il campionato di calcio brasiliano 2020 (giunto alla sua 50esima edizione) che, di prassi, si sarebbe dovuto concludere agli inizi di dicembre, ma essendo iniziato in ritardo a causa della pandemia da Sars-CoV-2, è terminato a febbraio e che ha visto i campioni in carica del Flamengo bissare il successo dell’anno passato ma, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non è stata una cavalcata trionfale, anzi i “rubronegro” hanno conquistato la vetta della classifica soltanto alla penultima giornata.

Quest’anno, infatti, si sono avvicendati in testa al campionato ben quattro squadre: all’inizio è stato l’Atletico Mineiro, guidato dall’allenatore argentino Jorge Sampaoli (che l’anno scorso aveva condotto il Santos al secondo posto…), a schizzare in testa, per poi cedere il passo ai paulisti del San Paolo che, a loro volta, hanno frenato e si sono visti superare in classifica dall’Internacional di Porto Alegre.

Quel che è accaduto dopo, ha del paradossale e, francamente, non vorremmo proprio essere nei panni dei tifosi dell’Internacional la cui squadra del cuore (che tra l’altro non vince un campionato dal lontanissimo 1979!) fino a poche giornate dal termine era in testa al campionato con un vantaggio di quattro punti sulla seconda. Poi è incappata in un pareggio e una sconfitta in due gare e il vantaggio sulla prima inseguitrice (che nel frattempo era diventata il Flamengo, rivitalizzato dall’arrivo in panchina del nuovo allenatore Rogerio Ceni, subentrato dopo 20 giornate allo spagnolo Torrent, che a sua volta aveva preso il posto del portoghese Jorge Jesus, tornato in estate al Benfica dopo aver vinto quasi tutto ciò che c’era da vincere lo scorso anno sulla panchina del “Mengão”) si era ridotto a un solo punto.

Alla penultima giornata, manco a dirlo, in uno stadio Maracanà desolatamente vuoto, si è disputato lo scontro al vertice tra i padroni di casa del Flamengo e la capolista Internacional che, dopo essere anche passata in vantaggio con un calcio di rigore nei primi minuti di gioco, è stata prima raggiunta e poi superata (gara terminata 2-1 per il Flamengo, che si è visto anche annullare dal VAR la rete del 3-1 nel recupero), nonché sorpassata in classifica!

Ma la beffa delle beffe, per i tifosi dell’Internacional si è consumata stanotte, con la disputa dell’ultimo atto: il Flamengo, neocapolista, ha perso fuori casa 2-1 col San Paolo (che dal primo posto era frattanto scivolato al quarto, venendo nuovamente superato dall’Atletico Mineiro…), ma l’Internacional non ne ha approfittato e non è andato oltre lo 0-0 in casa col Corinthians (12.imo in classifica), restando così al secondo posto e vedendo sfumare il sogno del controsorpasso all’ultima giornata e, con esso, la conquista di un titolo che, come visto, manca da tempi di Falcao!

Sembra quasi di rivivere un “dejà vu” di quanto accaduto al Napoli di Maradona nel maggio 1988: anche allora gli azzurri furono in testa fino a poche giornate dal termine per poi dilapidare il vantaggio sulle inseguitrici fino ad arrivare allo scontro diretto col Milan con un solo punto di distacco, scontro diretto poi perso con tanto di sorpasso dei rossoneri a due giornate dal termine. Nelle ultime due gare il Milan ottenne solo due pareggi, ma il Napoli, ormai crollato, le perse entrambe. Con la differenza, non di poco conto, che, se non altro, il Napoli aveva vinto il campionato l’anno precedente, l’Internacional, invece, non lo vince da oltre 41 anni…
Ma le “sorprese” non hanno riguardato solo la testa della classifica, dal momento che l’edizione 2020 del “Brasileirão” ha sancito la retrocessione in serie B di ben due delle quattro principali squadre di Rio de Janeiro, ossia il Botafogo e il Vasco da Gama, due squadre che, finora, annoveravano rispettivamente 48 e 47 presenze (su 50 edizioni totali) in massima serie, nonché vincitrici di sei campionati nazionali (due il Botafogo, quattro il Vasco).

Dalla serie: il campionato brasiliano si conferma il torneo più imprevedibile del mondo…

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