ilNapolista

Abbiamo trasformato il Genoa nel Barcellona

Dialogo tra Gridelli e Trombetti – L’eterna attesa di Zielinski, i 150 milioni spesi da Giuntoli e Gattuso. Una preghiera a San Gennaro: liberaci da…

Abbiamo trasformato il Genoa nel Barcellona

Cesare: Caro Guido ieri sera solita “intossicata”. E non cominciamo con i soliti giustificazionisti. Non si può dire per giustificare lo scempio dell’orribile 3-4-3 in Coppa con l’Atalanta (orribile perché catenacciaro mentre invece il 3-4-3 è nato come schema offensivo per attaccare nell’Ajax vincente di van Gaal) che quello che vale è il risultato. Allora lo stesso si deve dire di stasera: abbiamo perso la settima partita contro un coriaceo ma modesto Genoa. E questo soltanto vale.

Guido: Io come te sono un cultore dei giudizi fondati sui risultati. Che sono l’unico dato oggettivo e non opinabile. Devo dire però che questa volta il Napoli ci ha messo l’anima. Ed è la cosa che più mi preoccupa. Perché se perdi quando ti impegni allo spasimo allora non hai speranza di migliorare. Condivido le valutazioni sulle prestazioni dei singoli ed in particolare di Maksimovic e Manolas. Ma la mia più grande delusione è ancora una volta Zielinski. Quanto lo dobbiamo attendere ancora? Siamo stanchi o no? Ho l’impressione che a Napoli si viva di attese esplosioni : Zielinski, Fabian, Elmas oggi, Diawara, Rog ieri…. Siamo alla sindrome di Giovanni Drogo nel Deserto dei tartari. E può una squadra aspettare a lungo esplosioni che non avvengono mai? Che facciamo caro Cesare aspettiamo, aspettiamo e vediamo pian piano svanire l’unico serio obiettivo di stagione: l’ingresso in Champions.

Cesare: Sai sento dire che è difficile commentare questa partita ma io non concordo. Il Napoli è vittima dei sui vecchi mali: la banda del buco in difesa e una incapacità realizzativa in attacco. Paghiamo le mediocrità che abbiamo in campo soprattutto in difesa e siamo stati capaci di resuscitare Pandev che non segnava da 12 partite! I frequenti errori nella costruzione dal basso non sono dovuti caro mio al fatto che i difensori hanno poco tempo per allenarsi ma perché hanno piedi come ferri da stiro.

Guido: Probabilmente siamo caduti tutti, giornalisti, opinionisti e singoli tifosi in un errore madornale. Considerare la rosa del Napoli di un livello tale da poter addirittura, con un po’ di fortuna, competere per il titolo. Salvo poi sperimentare che la campagna acquisti condotta dal duo Giuntoli-Gattuso era largamente deficitaria. Manca un terzino sinistro accettabile. Lobotcka fa le ragnatele in panchina. Rahmani non parte titolare neanche quando Maksimovic è fuori forma e distratto dal rinnovo mancato. Mertens sembra aver imboccato una china discendente. Osimhen è tutto da scoprire. E Petagna , il più serio e disciplinato di tutti, è… Petagna.

Cesare: Io insisto sugli errori commessi ieri sera. Sul secondo abbiamo fatto fare al Barcel-Genoa (sempre rossoblù è la maglia) 21 passaggi di seguito (dove stava il veleno nel recupero palla?) e a difesa schierata ecco il solito errore di Manolas che ha lasciato libero Pandev. Uno dei frequenti errori di organizzazione difensiva. Che è compito del tecnico mettere a punto. In attacco poi la solita incapacità realizzativa a dimostrazione che noi un centravanti vero che ti fa vincere una partita sporca da 0-0 non lo abbiamo. E nemmeno il miglior (ma qual è? quando?) Osimhen probabilmente lo sarà.

Guido: Caro Cesare, come insegnava Bernardini, senza un grande goleador non si costruisce una squadra forte. Un uomo da venti goal. Ronaldo, Ibrahimovic, Lukaku, Immobile … E qui vanno chiamati in causa Gattuso e Giuntoli che hanno determinato una campagna acquisti dispendiosissima (tra gennaio e luglio oltre 150 milioni di euro) senza produrre un salto di qualità sensibile in nessun reparto. E se noi, tifosi ingenui, abbiamo potuto sbagliare le valutazioni, a Giuntoli e Gattuso non è consentito. Ma non li guardano giocare i calciatori prima di prenderli?

Cesare: Diciamo la verità caro Guido fa rabbia in un campionato dove, in fondo, perdi 7 partite su 20 e sei tutto sommato ancora lì. Piuttosto c’è da fare una considerazione dolorosa. Se facessi un sogno e che so, San Gennaro, ti chiedesse di indicare cinque giocatori della rosa attuale da salvare per il futuro e un giocatore della rosa attuale da inserire nella squadra ideale degli ultimi quarant’anni tu, ne sono certo, non sapresti che cosa rispondere.

Guido: Hai ragione. Però una cosa avrei da chiedere a San Gennaro. Liberaci da…ma va bè, meglio tacere.

ilnapolista © riproduzione riservata