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Piazza San Carlo, la sindaca Appendino condannata a un anno e sei mesi

Con lei condannati anche il suo ex capo di gabinetto, l’allora questore, l’ex presidente dell’agenzia che si occupò dell’evento ed il responsabile della progettazione. L’accusa è di disastro, omicidio e lesioni colpose.

Piazza San Carlo, la sindaca Appendino condannata a un anno e sei mesi

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a un anno e sei mesi nel processo con rito abbreviato per i fatti di piazza San Carlo. Il processo si riferisce ai fatti del 3 giugno 2017, quando si scatenò un’ondata di panico tra la folla che assisteva alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Restarono ferite più di 1600 persone e morirono due donne: Erika Pioletti e Marisa Amato.

Condannati, con la sindaca e alla stessa pena, anche il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l’allora questore Angelo Sanna, l’ex presidente di Turismo Torino (l’agenzia che si occupò dell’evento) Maurizio Montagnese, ed Enrico Bertoletti, professionista che si occupò di parte della progettazione. Per tutti l’accusa è di disastro, omicidio e lesioni colpose.

Il suo commento sui social

 “Il dolore per quanto accaduto quella notte è ancora vivo e lo porterò sempre con me. Con la stessa sincerità vorrei aggiungere ancora una cosa: a questi sentimenti, oggi, si somma anche una sensazione di amarezza. Perchè se è vero che la carica istituzionale che ricopro comporta indubbiamente delle responsabilità, alle quali non ho alcuna  intenzione di sottrarmi, è altrettanto vero che oggi devo rispondere, in quanto sindaca, di fatti scatenati da un gesto – folle – di una banda di rapinatori. Proprio sul difficile ruolo dei sindaci, sui rischi e sulle responsabilità a cui sono esposti, forse andrebbe aperta una sana discussione”.

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