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Gattuso è unfit per il Napoli. Qui servono tecnica, arte e pazienza

Si è rivelato inadeguato. Non ha saputo valorizzare il tesoro che ha avuto. I giornalisti lo hanno osannato ma con De Laurentiis la scintilla non è scoccata

Gattuso è unfit per il Napoli. Qui servono tecnica, arte e pazienza

“Mi devono cacciare”. Povero Gattuso, che non riesce a vedere che il problema non è che l’accusano di aver commesso degli errori. È che si è rivelato inadeguato. Non ha saputo valorizzare il tesoro che si ritrovava tra le mani. Sì, è come se avesse guidato una Ritmo pur avendo una Ferrari.

Naturalmente anche la Ferrari fa le bizze. Molti giocatori, per dirla chiaramente, meriterebbero quei ceffoni preventivi la mattina appena svegli perché sicuramente in giornata si renderanno responsabili di qualche minchiatella. Ma avrebbero bisogno di una guida, di un maestro diverso. Non c’è niente da fare. È così.

Per allenare una squadra come il Napoli ci vuole tecnica, arte, pazienza. Sì anche l’arte. E chi meglio del produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis sa capire se uno ha la stoffa o non ce l’ha. Intendiamoci, Gattuso è inadeguato per il Napoli non per le altre squadre.

Sono patetici i giornalisti, analisti, ex giocatori, che in coro si affanno a rappresentare Gattuso come il migliore. Più che un concentrato di esperti, i giornalisti sportivi ricordano i salotti delle “comari”, sempre pronti a sparlare dell’uno, sempre con le orecchie tese a captare sussurri. Sempre pronti a far squadra. In questo caso osannando l’ex milanista. E già, sospetto che siccome Gattuso ha fatto parte, negli anni d’oro, di quel mondo vincente del Nord, ora non lo si possa tradire.

Questi giornalisti e centri di potere, sono talpe che non riescono a vivere alla luce del sole, dove tutto è chiaro. Basta saper vedere e interpretare i fatti. Tra De Laurentis e Gattuso non è scattata la scintilla (per Giuntoli invece oggi De Laurentis nutre la massima disistima). Tutto qui.

E adesso che succede? Noi non abbiamo risparmiato critiche anche aspre nei confronti del Presidente De Laurentis. Oggi ci rendiamo conto che si ritrova con le spalle al muro. Lui è il “Re Nudo” del mondo del calcio. Di quell’industria opaca, inquinata, spendacciona, imbrogliona. Ma quale paese civile consente che le società più importanti della serie A abbiano bilanci che un notaio giudice dovrebbe bollare contestando la bancarotta fraudolenta?

Juventus, Inter e Milan. Chi sono i veri proprietari di queste squadre. Come è possibile che esistano vasi comunicanti sotterranei che finanziano i bilanci in rosso delle società calcistiche?

Cosa c’entra tutto questo con Gattuso? C’entra perché De Laurentis è una campana di vetro. Lo possiamo criticare per il suo comportamento, per i suoi trabocchetti contrattualistici, per il suo presuntuosismo, però i suoi bilanci sono chiari, limpidi, trasparenti. È l’unico club ad aver pagato tutti gli stipendi. Rasenta il pareggio con la Pandemia, anzi perde qualcosa. Nulla a confronto delle altre società. E lui non vuole più rischiare di fare un passo più lungo della sua gamba.

È tentato da Benitez. Sta cercando altre opzioni. Non ci va di fare un totoallenatori tanto per divertirci. Il discorso è serio. Molto dipenderà dalle prossime partite. Siamo ancora in tempo per raddrizzare la barca. Il Napoli non merita di essere un’Armata Brancaleone.

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