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Sconcerti: «Lukaku ci interroga sulla differenza di fibre muscolari degli atleti neri»

Al Corsera: «Ha una completezza fisica che nemmeno Ronaldo. Ma è anche intelligenza tattica. Conte lo ha aiutato facendogli perdere cinque chili»

Sconcerti: «Lukaku ci interroga sulla differenza di fibre muscolari degli atleti neri»
(foto Hermann)

“Lukaku è il vecchio sogno di tutti noi comuni, il gigante che fa quel che vuole e può permettersi tutto”.

Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, in un lungo elogio dell’attaccante dell’Inter. Il belga, scrive,

“sta portando una superiorità di forza e di potenza che sa quasi di differenza di fibre muscolari, che riporta alla domanda di tutto l’atletismo su cosa abbiano di diverso i neri”.

Ma uno come lui non si è mai visto.

“Uno con le caratteristiche totali di Lukaku non c’è mai stato. Ricorda in qualcosa Weah e in altre Drogba, ma non è solo velocità e potenza, Lukaku è anche intelligenza tattica, senso del calcio e dell’insieme, c’è un mondo nuovo dietro il suo talento. Lukaku è mezza squadra perché da solo rappresenta molti schemi di gioco. Catalizza i movimenti della squadra, ma non li obbliga”.

Sconcerti ricorda Italia-Camerun dell’82 e scrive:

Da allora si è cominciato ad aspettare un’invasione che non è mai arrivata per una ragione che non avevamo capito: il calcio dei neri era già stato conquistato dai campionati europei. Una specie di colonialismo continuava ad esistere anche nello sport, gli emigranti africani avevano portato i loro figli in Europa, si erano stabilizzati, creato nuove famiglie.

Scrive che Conte lo ha aiutato facendogli perdere cinque chili. Lo definisce “diverso dagli altri centravanti”.

“Sa variare giocata, non è elementare come spesso i centravanti grandi e grossi. Lukaku non è altissimo, è un metro e novantuno. Molto spesso i difensori centrali sono più alti, ma non sembra. La sua differenza è altra. Lukaku è forte, ha una massa che si muove a una velocità impressionante senza scomporsi. E più corre più acquista energia. Non è fermabile”.

“Ha una completezza fisica che non ha nemmeno Ronaldo”. Lo definisce “straripante. Apre le braccia, copre il pallone e non lo sposti”.

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