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Pellegrini: «Mi dà fastidio sentire che uno scudetto a Roma ne vale dieci da un’altra parte»

Al Corriere: «Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io ne voglio vincerne dieci. Con questa maglia mi sento a casa. Sono romano al 100%. Criticano la città, però chi viene qui poi non vuole andare più via» 

Sul Corriere della Sera un’intervista al centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini. Pur essendo romano, rifugge da alcuni luoghi comuni del tifo giallorosso.

«C’è una cosa che mi dà fastidio: sentir dire che uno scudetto a Roma ne vale dieci da un’altra parte. Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io ne voglio vincerne dieci. Poi so benissimo che farlo o non farlo dipende da tante situazioni, tanti dettagli. Questa è la mia mentalità. Vorrei vincere anche quando gioco con mia figlia».

Anche De Rossi era romano, ma nonostante la lunga carriera non ha vinto lo scudetto. Pellegrini dice:

«A parte che ha conquistato un Mondiale, che poco non mi sembra… Daniele non ha vinto, ma ha sempre giocato per vincere. Non conosco persone più competitive di lui. Non ha fatto una scelta di comodo, ci ha provato perché qui aveva il cuore. Vincere a Roma, per un romano romanista, è un’emozione unica».

E aggiunge:

«Per un romano è normale sentire il peso: insieme alle tue vivi le tensioni di tanti amici e dei familiari tifosi. Però è anche un vantaggio: io vivo lo spogliatoio in maniera sentimentale e con questa maglia mi sento a casa. Sono romano al 100%. Criticano la città, però chi viene qui poi non vuole andare più via».

Sullo scontro avuto con i tifosi sui social nelle scorse settimane:

«Tutti i calciatori leggono le pagelle dei giornali e guardano i commenti sui social. Io sono un rosicone, come si dice a Roma, ma sono anche autocritico. Non me la prendo fino a quando non mi toccano la famiglia. Ho sbagliato a rispondere in quel modo, però questo non lo sopporto e non faccio sconti. Possono pensare di conoscermi come calciatore, ma non come uomo. Per me la famiglia è tutto. Sapere che mia moglie è parte attiva di tante iniziative benefiche della Roma, insieme alle mogli dei miei compagni di squadra, mi rende orgoglioso. Sono una bella squadra».

 

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