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La Campania riceverà meno dosi di vaccino anti-Covid di Valle d’Aosta e Molise

Bolzano avrà circa 5000 dosi ogni 100.000 abitanti, la Campania 3.000. De Luca accusa: “Ho l’impressione che si apra il mercato nero anche dei vaccini”

La Campania riceverà meno dosi di vaccino anti-Covid di Valle d’Aosta e Molise

La Campania riceverà meno dosi di vaccino anti-Covid di Valle d’Aosta e Molise, rispetto ai suoi abitanti. Anzi, meno di tutte le regioni italiane tranne Abruzzo, Sardegna e Umbria.

Una stortura abbastanza evidente prevista dal piano per la prima distribuzione dei vaccini approvato dalla Conferenza stato-regioni, immediatamente contestato dal governatore Vincenzo De Luca. Il quale anche oggi è tornato sull’argomento:

“Io sono irritato ed indignato per il fatto che nel nostro Paese non si riesce mai ad avere una misura chiara. Ho l’impressione che si apra il mercato nero anche dei vaccini”.

E invece tanto chiara non è. Il commissario Arcuri ha detto che la campagna inizierà a gennaio con le prime 1.833.975 dosi distribuite da Pfizer-BioNTech e inviate alle regioni.

In relazione al numero di abitanti sarà la provincia di Bolzano a ricevere la maggior quantità di dosi del vaccino: quasi 5.200 ogni 100mila persone. Seguita da Friuli Venezia Giulia e Emilia-Romagna (entrambe più di 4.100), Piemonte (quasi 4mila), Liguria (quasi 3.900), Basilicata e provincia di Trento (entrambe più di 3.400). La regione che ne riceverà meno è l’Umbria (quasi 1.850 ogni 100mila persone). La stima si basa sui dati della popolazione per regione del 2019.

Per ogni 100mila abitanti, alla Campania arriveranno 2.342 dosi. Alla Valle d’Aosta 2.653, al Molise 3.041, per dire.

Il problema evidenziato dallo stesso De Luca è che non si capisce bene quale sia il criterio utilizzato per la ripartizione:

“E’ tanto difficile dire ai cittadini italiani che la distribuzione avviene in maniera proporzionale alla popolazione residente? Questa sarebbe una cosa chiara”.

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