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Coni, Figc e Lega Serie A scrivono al governo: “Semplificare iter per stadi”

Su Calcio e Finanza la lettera con le richieste dei vertici del calcio. L’eccesso di burocrazia rende tutto difficile. Occorre aprire subito un tavolo di lavoro dedicato 

Coni, Figc e Lega Serie A scrivono al governo: “Semplificare iter per stadi”

Secondo quanto scrive Calcio e Finanza, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina e il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino hanno inviato una lunga lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini, chiedendo di intervenire per risolvere il problema degli stadi. Chiedono, in sostanza, la semplificazione dell’iter di autorizzazioni previsto.

I vertici del calcio sottolineano “lo stato obsoleto e carente delle infrastrutture sportive” italiane, non paragonabili agli stadi presenti nel resto d’Europa.

“Le case per i nostri tifosi non sono più accoglienti, necessitano di un rinnovamento profondo non più procrastinabile e richiesto a gran voce da molte Società, fermate da una burocrazia che impedisce loro di investire e rinnovare, anche a beneficio dell’intero sistema sportivo italiano. I tempi medi per ottenere l’autorizzazione ad erigere un nuovo impianto in Italia variano tra gli 8-10 anni, dato sensibilmente superiore rispetto al benchmark europeo che si attesta a 2-3 anni”.

Nuovi stadi, scrivono, garantirebbero immediati vantaggi in termini di occupazione e riqualificazione delle aree urbane interessate, oltre che nuove fonti di ricavo,

entrate fiscali extra per lo Stato, un aumento della sicurezza con conseguente diminuzione degli episodi di violenza e una generale ricaduta positiva di immagine per lo sport italiano, come evidenziato dal Rapporto Monitor Deloitte”.

L’iter autorizzativo è ancora troppo complesso, continuano, cosa che rende
“impossibile avviare i necessari processi di ammodernamento o costruzione di stadi di nuova generazione, come evidenziato dalle difficoltà che stanno incontrando alcune Società di calcio”.

Segue la richiesta:

chiediamo al Governo l’apertura di un tavolo di lavoro dedicato e un’azione concreta e immediata per far ripartire il nostro sistema, non perdiamo altro tempo. Non richiediamo fondi in questo drammatico momento dettato dal Covid-19, ma una serie di interventi mirati, volti a semplificare l’iter autorizzativo per la costruzione e l’ammodernamento degli impianti, in modo tale da ridurre le barriere presenti agli investimenti privati che mettono a grande rischio i possibili benefici”.

 

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