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Con la frase sulle mascherine, Gattuso è diventato l’idolo di Feltri e Belpietro

Dopo Libero, anche La Verità lo elogia: «Unica guida morale. Ha detto cose che avrebbero dovuto dire Speranza, de Magistris e De Luca»

Con la frase sulle mascherine, Gattuso è diventato l’idolo di Feltri e Belpietro

L’invito di Gattuso ai napoletani ad indossare le mascherine durante le manifestazioni ha messo conquistato Feltri e Belpietro. L’allenatore è diventato l’idolo di Libero e La Verità, che oggi dedicano ciascuno un pezzo al monito alla cautela lanciato dal tecnico domenica sera ai microfoni di Sky dopo la partita contro la Roma. Su Libero, Pietro Senaldi scrive che Gattuso dovrebbe fare addirittura il sindaco. E lo paragona quasi ad un marziano per aver osato richiamare all’ordine i napoletani.

Più o meno lo stesso copione su La Verità, dove Francesco Bonazzi scrive che di fronte allo spettacolo degli assembramenti per Maradona nessun politico ha osato parlare, criticare i napoletani, ricordare loro che esiste il Covid. Nessuno, tranne, appunto, Gattuso. Nel silenzio generale, continua, Gattuso, con il suo appello,

“è assurto a unica guida politica e morale della città”.  

Scrive:

“Prima di lui, né il ministro della Salute Roberto Speranza, né il sindaco Luigi De Magistris, né il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, avevano osato smettere di lisciare il pelo ai napoletani in lutto“.

Anzi, De Luca ha addirittura ringraziato l’allenatore. E, dopo la morte di Maradona, non aveva fatto altro che ricordarne la genialità, senza fare cenno agli assembramenti.

Colpisce anche un altro aspetto di assonanza tra Libero e La Verità. Entrambi i giornali sottolineano il fatto che i napoletani accettino richiami solo da loro “conterranei” o giù di lì. Lo scrive chiaramente Libero e lo ripete il quotidiano di Belpietro, che scrive:

Adesso che ha parlato il calabrese Gattuso, forse si può almeno criticare l’extra-territorialità di Napoli, senza passare per razzisti“.

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