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Boateng: «Nessun bianco mi ha mai sostenuto nella battaglia contro il razzismo»

Al Corriere della Sera: «Qualcuno si astiene per paura, altri perché ritengono sia più vantaggioso non esporsi in una vicenda che non li riguarda. Comandano i bianchi: se alzassero la voce loro, saremmo più ascoltati» 

Boateng: «Nessun bianco mi ha mai sostenuto nella battaglia contro il razzismo»

Sul Corriere della Sera un’intervista a Kevin Prince Boateng, neo acquisto del Monza. Da sempre in prima linea nella lotta al razzismo, affronta il tema anche stavolta. Ricorda l’amichevole del Milan contro la Pro Patria, il 3 gennaio di otto anni fa, quando, dopo i buu indirizzati a lui, gettò il pallone in tribuna.

«Quei fatti mi provocarono una ferita dolorosa. Avevo fatto tanti sacrifici per giocare in una delle squadre più forti del mondo. Pensavo di essermi messo alle spalle le giornate buie vissute da bambino. Basta, non potevo più accettare comportamenti del genere».

Il clima, riguardo al razzismo, non è cambiato.

«Forse è anche peggiorato. Guardiamo a cosa succede nel mondo, all’uccisione di George Floyd. Ammazzano la gente davanti alle telecamere, anche per futili motivi. Certo, è nato il movimento ‘Black lives matter’ ma troppo poco è stato realizzato per contrastare il fenomeno».

Ed aggiunge:

«Nessun bianco mi ha mai detto di volermi sostenere in questa battaglia. Qualcuno si astiene per paura, altri perché ritengono sia più vantaggioso non esporsi in una vicenda che non li riguarda. Comandano i bianchi: se alzassero la voce loro, saremmo più ascoltati».

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