Sconcerti: Italia-Estonia era da evitare, prima che della Nazionale i calciatori sono dei club  

Sul CorSera. In tempi di virus Mancini ha convocato 44 giocatori. Siamo in un corridoio stretto, "non esageri"

una leggerezza dello staff

Comunque sia stata, la partita con l’Estonia era una partita da evitare. Non per se stessa, ma perché un’amichevole in più nei dieci giorni in cui si giocheranno già altre due partite ufficiali è semplicemente troppo. Per principio e a maggior ragione nel tempo in cui un quarto dei giocatori ha avuto o sta avendo il virus”.

Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. E invece, continua, Mancini ha addirittura convocato 44 giocatori,

“un lusso da estate, da tempi normali, ma anche in quei tempi sarebbe sempre importante ricordare che i giocatori non sono delle nazionali, sono dei club. Che li pagano e ne scontano gli infortuni, anche gravi, che in Nazionale accadono, ultimo Zaniolo. E che hanno il diritto di farli allenare da chi hanno scelto loro, non darli due mesi a stagione ad altri”.

Nessuno pensa di togliere spazio alla Nazionale, scrive, ma l’Italia

“deve rimanere la selezione dei migliori del campionato, non una squadra continuamente da allenare e sperimentare. Per quello c’è il suo tempo a fine campionato, prima delle grandi manifestazioni”.

L’unica soluzione sarebbe fare campionati con 18 squadre, ma il freno è la paura di finire in serie B.

E conclude:

“Siamo in un corridoio stretto. Una ragione in più perché Mancini non esageri“.

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