Duro scontro tra De Luca e il Ministro degli Affari Regionali Boccia. «Non ci serve l’esercito, ma medici», Boccia risponde «Avete la disponibilità di 2.236 operatori sanitari: arruolateli»
Non si è conclusa con un report incoraggiante i controllo degli ispettori inviati dal ministero della Salute in Campania che, come riporta repubblica “bocciano gli ospedali di Napoli”
Sovraffollamento dei pronto soccorso, ricoveri negati, grave carenza di medici (soprattutto anestesisti), mancata programmazione di piani anti-Covid per la seconda ondata. E soprattutto l’inesistenza di un’adeguata rete di medicina territoriale.
Le principali carenze del sistema napoletano che hanno fatto scattare i campanelli di allarme e portato governo e Regione ad un lungo braccio di ferro.
la Campania, divenuta regione simbolo dell’emergenza dopo il video dell’anziano morto in un bagno del Cardarelli, si appresta a passare a zona arancione. Ma il governatore Vincenzo De Luca, in aperto scontro con l’esecutivo,prova a giocare d’anticipo e prepara una stretta su singole aree
De Luca non vuole che il suo lavoro e quello della Regione Campania venga sottovalutato o interpretato male, come spiega in un acceso dibattito col il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia
«Non abbiamo bisogno dell’esercito e di ospedali da campo, ma di medici: un mese fa ne avevamo chiesti 1.400, sono arrivati solo sette anestesisti»
Boccia fa notare che dal 24 ottobre
«la Campania ha sul tavolo, attraverso la Protezione civile, la disponibilità di 2.236 operatori sanitari: arruolateli e se avete bisogno di altri volontari facciamo un bando ad hoc solo per la Campania».