L’Inghilterra celebra la “cazzimma” di Mourinho che batte Guardiola con catenaccio e contropiede
Due tiri e due gol per battere il suo rivale filosofico da dieci anni. I giornali lo chiamano il "classico non-gioco strategico". E si chiedono: come farà il Tottenham a non vincere il titolo?

Sul Guardian si chiedono:
“Come farà il Tottenham a rovinare tutto questo? Un infortunio alla caviglia di Harry Kane? Una lasagna poco raccomandabile? Una pandemia globale che ferma il campionato? Perché nella foga di questo momento, in cui il mondo è sottosopra e tutto può succedere, il motivo principale per cui gli Spurs non possono vincere il titolo è che sono gli Spurs”.
E gli Spurs sono Mourinho. I giornali inglesi ignorano probabilmente il significato di cazzimma. Ma è proprio la cazzimma di Mou che celebrano oggi, dopo che il suo Tottenham ha battuto il City di Guardiola.
Non è una vittoria qualunque: è una vittoria personale, prima di tutto. I due si sono stretti quella che la Süddeutsche Zeitung definisce la “stretta di mano più veloce dall’invenzione della stretta di mano”. Non si sopportano, e sono dieci anni che la loro rivalità travalica il campo fino a diventare dialettica e perfino filosofica.
E poi è stata una vittoria tattica. Il 2-0 è frutto di due tiri in porta – Heung-Min Son (al 5′) e Giovani Lo Celso (al 65′) – e di una grandissima partita di barricata, tutta giocata per non fare giocare il City. Guardiola odia perdere, soprattutto contro il diabolico tattico “Mou”. Eppure il portoghese lo ha sorpreso di nuovo. I giornali ne parlano come “un classico non-gioco strategico”.
Vincere con questi mezzi a Mourinho piace un sacco: “Oggi – ha detto in conferenza post-match – dovrebbero parlare i miei giocatori, hanno eseguito perfettamente la nostra strategia”. Quando si tratta di cancellare il mantra del possesso palla di Guardiola, Mourinho è ancora un’autorità, anche dopo tutti questi anni.
“Per il cinico più ambizioso del calcio mondiale – scrive Süddeutsche Zeitung – il successo giustifica ancora ogni la rinuncia all’estetica”. Commentando la partita Guardiola ha detto: “Era lo scenario ideale per loro: abbiamo subito gol dopo cinque minuti e hanno potuto difenderlo chiudendo gli spazi al minimo”.
Per dare alla vittoria un peso adeguato, Mourinho ha fatto riferimento alla grandezza dell’avversario. Ora però vale la classifica: il Tottenham ha otto punti di vantaggio sul City. E la prossima settimana c’è il derby contro il Chelsea. La domanda resta: come faranno gli Spurs a rovinarsi con le loro stesse mani?