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Il Napoli dà una prova di forza: 4-0 alla Roma. Per Diego ma soprattutto per sé

Partita a senso unico. Dominata in lungo e in largo. La squadra di Gattuso esce benissimo da un periodo complicato. E onora Maradona

Il Napoli dà una prova di forza: 4-0 alla Roma. Per Diego ma soprattutto per sé

Un gol lo segna Insigne su calcio di punizione alla Lui. Un altro lo firma Fabian Ruiz al termine di un’azione avviata da Mario Rui con un colpo di tacco elegante, alla Falcao. Il più prevedibile è il terzo, di Dries Mertens. Il quarto lo realizza Politano con un gol ancora alla Lui, in slalom. Impossibile, soprattutto per i primi due, non pensare a qualcosa che vada oltre il terreno. In una serata sospesa, in cui il Napoli gioca con una maglietta speciale che ricorda la camiseta dell’Argentina. Il Napoli celebre e omaggia Maradona nel migliore dei modi. Ricorda anche a sé stesso che può dominare un avversario fin qui imbattuto come era la Roma di Fonseca. Il Napoli di Gattuso ha vinto 4-0 con merito. Ha avuto il pallino della gara per tutto il primo tempo e non è mai andato in difficoltà nel secondo. Meret non ha dovuto compiere una parata che fosse una.

Al di là degli inevitabili richiami a Diego, alla sua scomparsa, la squadra di Gattuso doveva dare un segnale della propria esistenza. Troppe le battute d’arresto dopo un ottimo avvio di campionato. Le sconfitte interne contro il Sassuolo e il Milan e la discussione negli spogliatoi tra Gattuso e la squadra avevano fatto alzare più di un sopracciglio. Qual è la reale consistenza del Napoli? La serata ovviamente non ha fornito risposte definitive ma il Napoli ha dimostrato di poter battere chiunque. Non soltanto l’Atalanta zoppicante di Gasperini.

È forse il successo più importante della stagione. Ancor più dell’altrettanto roboante 4-1 sull’Atalanta. Perché Napoli-Roma è stata giocata in condizioni psicologiche complicate. Anche un pareggio avrebbe aperto un periodo complicato. Ed è stata una partita che Gattuso ha dovuto affrontare senza Osimhen – i suoi tempi di recupero sono avvolti nel mistero – e senza Bakayoko diventato fondamentale in poche settimane.

Gattuso non ha rinunciato al suo 4-2-3-1. Con Zielinski sottopunta e Demme (ottima la sua partita) al fianco di Fabian. Deludente, molto deludente la Roma. Dzeko, Mkhitaryan e Pedro sono stati tre fantasmi. Veretout è uscito a fine primo tempo per risentimento muscolare. Pellegrini non l’ha vista mai. Il match è stato a senso unico. In novanta e oltre minuti, la Roma può ricordare soltanto un’azione in avvio fermata dal guardalinee per dubbio fuorigioco. Decisamente pochino. La squadra di Fonseca esce notevolmente ridimensionata dalla trasferta di Napoli.

Il Napoli invece ha dato prova di concentrazione, ma anche di equilibrio tattico. Ha perso pochi palloni. Ha saputo aspettare. Ha messo in difficoltà la Roma con le accelerazioni sulle due fasce. Ha messo in evidenza anche Zielinski che si sta riprendendo dal coronavirus. E poi, nel secondo tempo, ha infilzato più volte l’avversario con le banderillas. Fino a segnarne quattro. Il Napoli ha superato il periodo di assenza. Ora non commettiamo l’errore di abbandonarci a voli pindarici, ma il Napoli ha dimostrato di essere una squadra in grado di battere chiunque.

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