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Il libro di Lorenzo Marone è sia un romanzo che un dizionario di poesia

“La donna degli alberi” (Feltrinelli) è scritto con un linguaggio lirico che guarisce non solo i personaggi ma anche i lettori di questo tempo pandemico

Il libro di Lorenzo Marone è sia un romanzo che un dizionario di poesia

Torna il 45enne scrittore napoletano Lorenzo Marone e ci regala un romanzo come “La donna degli alberi (224 pagine, 16 euro; Feltrinelli)” che lo consacra scrittore che ha i piedi in autori classici della letteratura italiana come Buzzati. Una donna ha vissuto in città ed ora si trova sola ad affrontare il mondo che le sembra estraneo. Per vincere quella che appare come una depressione scappa nella baita familiare che sorge su un Monte che richiama l’Appenino come una media montagna delle Alpi. Nella baita c’è tutto quello di cui ha bisogno: i ricordi del padre e della madre, l’essenzialità che le serve per vivere, ed una possibilità di scollinare l’inverno dello spirito che l’attraversa.

Il continuum narrativo è organizzato per mesi – da ottobre a settembre – e sembra che ogni giorno rappresenti una possibilità di stare nel tempo ritemprando spirito e fisico. Ogni passo della donna nei boschi rappresenta una consapevolezza nuova ed il Monte le reinsegna la vita nel suo infinitesimale e minimo vivere dei suoi elementi: la terra dei sentieri, le fogli degli alberi, gli occhi di castagna della volpe, l’indolenza saggia e elitaria del gufo, la rotta degli astri, la placidezza di un lago di montagna. In questo regno degli elementi le persone acquisiscono nuovo valore: lo Straniero che è lì per rilanciare una baita di passaggio per la vetta, la Guaritrice che dà la sua saggezza in pozioni di senso…

La novità del libro di Marone sta però nella lingua che è lirica e che guarisce non solo i personaggi ma anche i lettori di questo tempo pandemico. Il testo poi ha anche diverse modalità di lettura: può essere letto sia come un romanzo che come un dizionario di poesia, a piccoli assaggi di senso. Dopo il passaggio dell’inverno dove passerà l’estate la donna che ora ha perso il suo equilibrio di solitudine e che ha trovato la sua stella?

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