Il Gambrinus chiude: «Siamo allo stremo. Non ci sono le condizioni per poter stare aperti»
A Repubblica Napoli parla uno dei proprietari: «Siamo stati aperti 25 giorni lavorando a regime ridotto. Non ce l'abbiamo fatta. Su 45 dipendenti ne ho messi 15 in cassa integrazione, 30 li devo pagare. Dobbiamo chiudere».

nel nuovo Dpcm, la Campania è finita, inaspettatamente, nella zona gialla anziché, come ci si aspettava alla vigilia della decisione del governo, in quella arancione. Bar e ristoranti, per il momento, potranno rimanere aperti fino alle 18. Ma c’è anche chi, a prescindere dalle decisioni dell’esecutivo, già ieri sera aveva deciso di abbassare le saracinesche a tempo indeterminato. Come lo storico Caffè Gambrinus. Repubblica Napoli riporta le parole di uno dei proprietari Antonio Sergio.
«Abbiamo deciso di chiudere indipendentemente dalle decisioni del governatore e del presidente del Consiglio. Siamo stati aperti 25 giorni senza produrre niente, lavorando a regime ridotto, solo per dare un po’ di luce a questa piazza. Non ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati allo stremo e dobbiamo per forza chiudere. Non riusciamo ad avere le condizioni per restare aperti, anche se su 45 dipendenti ne ho messi 15 in cassa integrazione, 30 li devo pagare. A malincuore dobbiamo chiudere».
Chiude anche Luise a via Roma.