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A Giuntoli Ibrahimovic non interessava. Lo ha confermato a Sky (prima del match)

I bene informati dicono che si mise a ridere quando Ancelotti parlò della possibilità di prenderlo. Nella classifica percepita il Napoli è primo, nella realtà è sesto

A Giuntoli Ibrahimovic non interessava. Lo ha confermato a Sky (prima del match)

I bene informati raccontano che quando Carlo Ancelotti parlò della possibilità di portare Ibrahimovic a Napoli, Giuntoli si mise a ridere. Lo considerava vecchio. Così come considerava vecchio Ancelotti, d’altronde. Aveva già altro in mente. Da tempo. E non si fa fatica a credere ai bene informati considerata la risposta che questa sera, prima di Napoli-Milan, con inspiegabile livore, il direttore sportivo ha concesso a Sky Sport. Di Marzio gli ha chiesto, in assoluta buona fede, se Ibra fosse mai stato vicino al Napoli. E lui ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ibrahimovic? Se ne parlava quando c’era Ancelotti, eravamo affaccendati in questioni più serie. Continuavamo a non fare un punto, abbiamo cambiato strada». Con la spocchia di chi ora guida una squadra che è in testa alla classifica.

Beh, per certi versi il Napoli è capolista di una classifica. È in testa nella classifica della narrazione. Per una volta, il Napoli non è masochista, anzi. Magnifica se stesso, come non è mai avvenuto. Poco importa che la realtà dica altro. Il Napoli di Gattuso viene dipinto, soprattutto in città, come se fosse primo a punteggio pieno. È tutto un “ohhhh” di meraviglia. Poi guardi la classifica e il Napoli è sesto.  Sì, c’entra la sconfitta a tavolino, c’entra il punto di penalizzazione. Ma c’entrano anche le due sconfitte consecutive al San Paolo – Sassuolo e Milan, che fanno tre se includiamo quella in Europa League con l’Az. Ma nella classifica percepita, il Napoli è primo.

Che cos’è successo stasera? Non è successo qualcosa di particolarmente nuovo, vista la sconfitta interna col Sassuolo. Sì, il Napoli ha l’alibi dell’assenza di Osimhen. Gattuso ha scelto di non cambiare l’assetto tattico. Anche se Mertens ovviamente non avrebbe mai potuto dare la profondità del nigeriano. È successo che il Milan ha Ibrahimovic. Che Ibrahimovic, con buona pace di Giuntoli, è un fuoriclasse. Ha segnato un gol strepitoso, un colpo di testa da poco entro l’area, ha anticipato un certo Koulibaly. Poi, ha raddoppiato nella ripresa chiudendo un contropiede in tre tocchi – si può fare gol con tre tocchi, non è ancora vietato dalla legge.

Il Napoli ha anche giocato, soprattutto nel primo tempo. Non benissimo ma le sue occasioni le ha avute. Donnarumma ha tolto dalla porta un insidioso destro rasoterra ma gibboso di Mertens. E poi in mischia in area Di Lorenzo ha colpito la traversa a porta spalancata. Certo se il migliore per distacco del Napoli è stato Politano, qualche problema c’è stato. Insigne è rientrato nei ranghi dopo essere stato trasformato – aridaje la narrazione – in Garrincha dopo due partite in Nazionale. E anche Mertens è stato a dir poco opaco, anche se poi è stato lui a segnare il momentaneo 1-2.

Il Milan ha preparato meglio la partita. Soprattutto nell’aggressione alla costruzione del Napoli. Il Napoli ha pagato molto questo pressing. Una mossa che ha ricordato quella di Liedholm che negli anni Ottanta mise Pruzzo in marcatura su Krol. Aggiungiamo che Bakayoko è un ottimo frangiflutti ma non è proprio il massimo nell’impostazione, pur essendo stato tra i meno peggio. È stato poi espulso per doppia ammonizione e lì è finita la partita di Gattuso e dei suoi. Poiché Milik è in tribuna ed è – parole di Giuntoli . un tesoretto per il mercato di gennaio – è entrato Petagna e non Arcadio. La palla per il pareggio è finita sui piedi di Petagna. Non dobbiamo neanche dire com’è finita.

Noi eravamo affaccendati in questioni più serie e così Ibrahimovic è finito al Milan che è primo in classifica. E hanno segnato il terzo gol persino senza Ibra. Attorno a lui, tanti giocatori sono cresciuti. Perché avere uno straordinario fuoriclasse in squadra, aiuta. Ottima la prestazione di Theo Hernandez che ha servito il pallone dello 0-1. Il Milan ha giocato in modo molto concentrato. Ha meritato il successo e ha dimostrato di meritare il primo posto in classifica.

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