Calcio e finanza: quel vuoto di potere in Serie A che lascia spazio a Dal Pino e De Siervo
La figura di Lotito e quella di De Laurentiis hanno perso il loro carisma e non esiste al momento chi possa fungere da guida o un punto di riferimento

Calcio e Finanza oggi in un pezzo in cui parla della decisione che si attende dalla Serie A circa le modalità di ingresso dei fondi di private equity, sottolinea come vi sia negli ultimi anni un vuoto di potere in attesa di essere colmato. Sono in atto infatti cambiamenti che appaiono epocali anche dal punto di vista degli scenari del potere.
Se negli ultimi anni Claudio Lotito aveva sempre rappresentato un punto di riferimento importante, se non il punto di riferimento tout court, per molti suoi colleghi, in particolare dei club medio-piccoli, al momento lo scenario appare cambiato, come confermano fonti definite autorevoli da Calcio e Finanza
La gestione dell’emergenza Covid – non solo in questa seconda fase ma anche in quella iniziale della primavera scorsa- ha alienato molte delle simpatie su cui Lotito poteva contare da parte dei piccoli club. Stante anche il fatto che questi sono sempre più preoccupati perché con l’emergenza pandemia vedono il baratro finanziario sempre più prossimo.
Secondo la fonte la maggioranza dei club di Serie A, che non sono le big, ha la necessità di essere guidata e di avere un punto di riferimento. Ma chi potrebbe porsi a capo?
Calcio e Finanza analizza i possibili nomi che vanno da Agnelli, che sembra più concentrato sulle questioni internazionali a Beppe Marotta e Paolo Scaroni, che però non hanno il dna di essere i “padroni” dei propri club.
In questo scenario, spiega la fonte, il duo formato dal presidente di Lega Serie A Paolo Dal Pino e dall’amministratore delegato Luigi De Siervo sembra aver trovato una intesa che mai si era vista sinora, quasi a voler riempire quel vuoto di potere di cui sopra. Durerà?