Boateng: “Razzismo? Dal 2013 nel calcio non è cambiato nulla, solo qualche multa in più”

A Dazn: "Quando ero giovane, al Tottenham, ho comprato tre auto di lusso in un giorno, ma dietro c'era tanto dolore. Cercavo di comprare la felicità"

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Kevin Prince Boateng, oggi al Monza, ha rilasciato un’intervista a Dazn. Ha parlato di razzismo.

Nel calcio non è cambiato nulla dal 2013: forse giusto qualche multa in più, è davvero triste. Succede ancora, succede troppo. Il cambiamento deve arrivare dalla Fifa e dall’Uefa. Noi calciatori proviamo a parlare, usiamo i social, rilasciamo le interviste, ma occorre partire dall’alto, altrimenti è troppo difficile per noi” .

Ricorda il suo passato.

“Quando ero giovane, al Tottenham, ho comprato tre auto di lusso in un giorno, ma dietro c’era tanto dolore. Cercavo di comprare la felicità. Non ero contento, non giocavo, non stavo bene e allora cercavo altro. Certo, cambierei quella parte del mio passato. Mi sono sempre affidato al mio talento, avrei potuto fare di più, anche se comunque ho avuto una buona carriera”.

Sulla sua esperienza al Barcellona:

Allenarmi con Messi mi ha lasciato senza parole: avevo sempre detto che Cristiano Ronaldo era il più forte del mondo, ma Messi è un’altra cosa, non è normale. Mi allenavo con lui e, per la prima volta nella mia carriera, mi sentivo scarso: faceva delle robe incredibili, mi veniva voglia di dire ‘lascio perdere, smetto di giocare‘”.

Infine, il Monza:
Se  porto il Monza in Serie A mi invento un nuovo ballo per festeggiare“.
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