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Rudi Garcia: “Un giorno potrei tornare in Italia. Totti era umile come tutti i migliori”

Un estratto dell’intervista dell’allenatore del Lione a The Athletic: “Ho adorato tutta la tattica che c’è in Serie A, ma la mia filosofia di calcio è più spagnola”

Rudi Garcia: “Un giorno potrei tornare in Italia. Totti era umile come tutti i migliori”

Rudi Garcia ha vissuto due stagioni e mezzo alla guida della Roma. Quella squadra è stata una delle poche ad aver insidiato il dominio della Juventus nell’ultimo decennio di Serie A. Tra passato, presente e – perché no – anche futuro, l’allenatore del Lione ha rilasciato una lunga intervista a The Athletic, di cui si riporta un estratto (qui per l’integrale).

I migliori giocatori sono umili e Totti lo era. Era tranquillo, scherzava, ci divertivamo. Era molto tecnico, giocava a un tocco e vedeva ciò che sarebbe accaduto in campo prima degli altri. L’ho allenato che aveva 37 anni ed era ancora uno dei migliori.

Sono più vicino alla filosofia di calcio spagnola, ma l’Inghilterra è la casa del calcio. Ho allenato anche in Italia, dove ho imparato una lingua meravigliosa e mangiato dell’ottimo cibo. Ma ciò che ho amato di più è la tattica che c’è nel calcio italiano. Forse ci tornerò in futuro, o magari andrò in Premier League: in passato mi hanno cercato Everton e Southampton, ma posso dire chiaramente che sto bene in Francia e al Lione.

Queste le impressioni di Rudi Garcia sul suo lavoro a Lione.

Il vantaggio è che i calciatori giovani ascoltano. Corrono molto e si impegnano al massimo. Quando da allenatore trovi una squadra così, vuoi mantenerla per vivere momenti fantastici. Ne abbiamo avuto alcuni in Champions League ma ora la squadra è del tutto differente, abbiamo venduto dei giocatori.

Depay è un top player, l’ho capito veramente quando sono arrivato al Lione. Lo è anche Aouar, ma Memphis ha la capacità di cambiare la partita con un gol o un assist; il suo vero problema è stato il brutto infortunio patito a dicembre. La versione che abbiamo visto a Lisbona non è la migliore, ma quando si ha un calciatore così è difficile non farlo giocare.

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