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In Germania la mancata quarantena del Bayern è un caso: “Hanno regole sanitarie speciali?”

La Faz: le autorità sanitarie di Monaco avrebbero dovuto bloccare la squadra, che invece dopo la positività di Gnabry ha giocato in Champions come se niente fosse

In Germania la mancata quarantena del Bayern è un caso: “Hanno regole sanitarie speciali?”

Non è bastata nemmeno la foto, che ritrae il positivo – Gnabry – che si allena, suda, e s’abbraccia con i compagni. Il Bayern Monaco ha regolarmente giocato in Champions League contro l’Atletico, senza che nessuna quarantena obbligatoria l’abbia fermato. E in Germania si chiedono come sia possibile. In un intreccio di responsabilità tra autorità sportiva nazionale, Uefa, e istituzioni sanitarie locali. Non si chiamano Asl, in Germania, ma la questione è più o meno la stessa: perché per il Bayern valgono regole diverse da quelle che devono rispettare le squadre delle serie minori, per non parlare dei comuni cittadini?

La Faz segnala il precedente contrastante: l’ultimo sabato di settembre, la seconda squadra dell’SV Ohlstadt, piccola formazione del distretto bavarese di Garmisch-Partenkirchen, ha giocato contro l’SC Eibsee-Grainau. L’Ohlstadt ha perso 3-1, ma la battuta d’arresto è arrivata pochi giorni dopo. Il lunedì un giocatore del club ha riferito che uno dei suoi compagni aveva sintomi di Covid. Un test ha confermato il sospetto: positivo. I suoi compagni di squadra si sono subito fatti testare: tutti negativi. Il dipartimento sanitario locale di Garmisch-Partenkirchen mette in quarantena tutti i giocatori dell’Ohlstadt, per 14 giorni.

Perché il Bayern no? Ieri il Dipartimento di Salute e Ambiente di Monaco ha cercato di rintracciare i contatti “rilevanti” del giocatore. E non ha voluto commentare i risultati per protezione della privacy. Gli ufficiali, quindi – scrive la Faz – probabilmente non hanno ritenuto “contatti rilevanti” i suoi compagni di squadra, altrimenti avrebbero dovuto metterli in quarantena. Questo è la linea guida dell’Istituto Robert Koch per i contatti di categoria I, che hanno tenuto una conversazione faccia a faccia (per almeno 15 minuti) con una persona infetta, o che sono stati insieme in uno “spazio ristretto”, ad esempio in uno spogliatoio.

Ma tutti i giocatori del Bayern hanno fatto un test ieri mattina, e sono stati autorizzati a giocare la sera.

“Per il Bayern si applicano altre regole?”, si chiede il quotidiano. E ancora: le misure imposte dalla Federazione, il cui rispetto è difficile da verificare, sono sufficienti per aggirare una quarantena? Che ne pensa il dipartimento della salute della città di Monaco?”.

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