Il commento di Riccardo Signori. Ronaldo si è dimostrato un ricco, viziato, insofferente pedatore. Il centravanti del Milan una bandiera per tutte le ragioni. Lo spot per la Regione Lombardia vale una statua
“Non c’è 2-0 come questo che possa essere ribaltato sul campo. Due schiaffoni di Ibra al nevrotico strepitare di Cristiano Ronaldo“.
Lo scrive Riccardo Signori su Il Giornale, commentando lo spot anti Covid della Regione Lombardia che ha come protagonista Ibrahimovic.
“Una risposta immediata, neppur fosse stata programmata. È andata male a CR7. Ma è pur vero che Ronaldo e famiglia aprono bocca ad ogni soffiar di vento e, tutti quanti, avranno l’oro in tasca ma non l’oro in bocca“.
E’ bastato che Ibra si prestasse alla campagna di sensibilizzazione antivirus
“per rendere possibile distinguere fra campioni che parlano con i piedi e quelli che usano anche la testa”.
E continua:
“Ora diranno che Ibra ha fatto gol. Ma qui ha fatto di peggio: è andato a scardinare il negazionismo che CR7, consapevolmente oppure no, ha arricchito di credibilità“.
Non sappiamo, conclude,
“se anche Zlatan, parlando a ruota libera, sarebbe incappato in qualche errore di comunicazione. Nemmeno sappiamo quale sia la cultura personale dell’uno e dell’altro, ma esiste la sensibilità al tempo in cui viviamo. E CR7 si è dimostrato un ricco, viziato, insofferente pedatore. Il centravanti del Milan una bandiera per tutte le ragioni: si parli di calcio o di qualcosa di molto più serio. Questo spot vale una statua: difficile che qualcuno voglia vandalizzarla”.
