A Radio Punto Nuovo: «Ci hanno solo chiesto dei documenti. Per giocare, il Napoli avrebbe dovuto commettere un reato. È la stessa cosa accaduta per Palermo-Potenza»
A Radio Punto Nuovo hanno intervistato il legale del Napoli Mattia Grassani.
L’avvocato ha detto che «il Napoli non è indagato dalla Procura federale, al club sono stati solo chiesti documenti relativi ai giorni dal 2 al 4 ottobre.
La Procura Federale ha aperto un iter per il rispetto del protocollo dopo la positività di Zielinski, lo ha aperto nell’ambito del percorso per omologare il risultato.
A proposito della bolla ha detto:
Le comunicazioni parlavano di isolamento fiduciario sia presso il domicilio del calciatore sia in un centro comune indicato dal club. Da oggi il domicilio è stato trasferito a Castel Volturno.
Per non perdere 3-0 a tavolino, il Napoli avrebbe dovuto violare l’articolo 650 codice penale, avrebbe dovuto violare il provvedimento di un’autorità. Al Napoli è stato intimato di non giocare, punto. Quindi Juve-Napoli dovrà essere disputata sul campo.
E aggiunge:
È la stessa cosa accaduta per Palermo-Potenza. Identico provvedimento della Asl di Potenza e non si è giocata senza che nessuno ne parlasse. Perché Juve-Napoli non ha seguito lo stesso iter?