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Gattuso è il dottor Chenot del calcio

Sta rivitalizzando alcuni giocatori come succede nella clinica del benessere di Merano. A Marchegiani il premio “motivatore dell’anno”

Gattuso è il dottor Chenot del calcio

Stabilire se sia stato più devastante il Napoli o più evanescente l’Atalanta è un esercizio che trovo poco appassionante. Mi ricordo le parole di uno dei padri del giornalismo sportivo Italiano, Maurizio Barendson. Dicevano che una squadra forte gioca bene sempre, sia che di fronte abbia una squadra motivata, sia che abbia di fronte un avversario remissivo. Ecco, a me basta questo per valutare il Napoli di oggi, una squadra sempre più a immagine e somiglianza del suo allenatore. Rino non è spiritoso, da buon Calabrese non ha un gran senso dell’umorismo; durante le interviste non è esteticamente affascinante come Pirlo o elegante come Ancelotti, ma a giudicare da quello che vediamo, si sta dimostrando un allenatore con i controfiocchi.

Ecco, il lavoro che sta facendo su alcuni giocatori mi fa pensare a quello che succede in una nota clinica del benessere dell’Alto Adige dove tanti vip, ma anche tante persone normali, vanno a rimettersi in sesto dopo periodi particolarmente stressanti, per recuperare forma e salute. Alcuni esempi; Hysaj che è ridiventato un terzino puntuale e affidabile, Ciro Mertens che dopo essere stato un buon esterno di attacco e un ottimo centravanti, si propone come un illuminante “10” alle spalle delle punte; Matteo Politano, che oggi ha fatto una gran partita; Chucky Lozano, un giovane fuoriclasse ritrovato e ancora Faouzi Ghoulam, un campione sfortunato che grazie al nostro Dr Chenot, sta gradualmente ritrovando campo e minuti. E poi c’è la “black power”, rappresentata da tre splendidi ragazzi di colore; delle vere montagne mobili e scattanti, che finalmente danno al Napoli quella fisicità che, fatto salvo KK, è spesso mancata in questi ultimi anni. La partita di oggi ha confermato le buone impressioni avute sin dall’inizio del campionato, e la rosa è estremamente profonda e competitiva. Tra l’altro la difesa, fatto salvo il devastante Nicola (o Gianluca o Aldo fate voi) Tavolino, che la scorsa settimana ha inflitto tre gol ai nostri, da una sensazione di solidità che ai tempi di Carletto ci sognavamo. Vediamo come va a finire, sperando che la vergognosa sentenza che ha sottratto 4 punti al Napoli venga ribaltata…

PS 1. Ma ieri al San Paolo c’erano solo 1000 persone?

PS 2. Assegno a Luca Marchegiani il premio “motivatore dell’anno 2020”. Quando anche Gasperini aveva rinunciato a caricare i suoi, il nostro Luca, nel solco della migliore tradizione degli opinionisti di Sky, continuava a incitare l’Atalanta suggerendo giocate e schemi che vedeva solo lui… 

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