ilNapolista

Diego compie 60anni e ha gli stessi occhi del bambino che palleggiava nel fango

Sorridente come un bambino che non sa fare altro che stupire, un uomo che non sarà mai uno dei tanti, ma unico come i grandi amori.

Diego compie 60anni e ha gli stessi occhi del bambino che palleggiava nel fango

Quando gli dei compiono gli anni vuol dire che l’eternità ha deciso di passare il tempo con i mortali. Forse lassù, dove tutto nasce, si decide e si dispone, un giorno indefinito qualcuno fece rimbalzare un pallone solo per un piede capace di essere geniale come la mente, rivoluzionario come un pugno chiuso, anarchico come un tiro ad effetto, sorridente come la gioia di un bambino che non sa fare altro che stupire stupendo, di un uomo che non sarà mai uno dei tanti, ma solo e autentico come i grandi amori.
Diego Armando Maradona è la poetica del calcio ma è banale ridurre la sua figura solo al futbol

Lui è il simbolo della rinascita come della decadenza, della sconfitta come della resilienza, è l’Argentina, è Napoli come di tutti i Sud del mondo, reali ed ideali. Anarchico più che socialista, insofferente alle verità di facciata, contro a prescindere purché la corrente lo riconosca come diga e non passi ad inquinare la genuina voglia di libertà.

Lui è Fidel, lui ed il Che dentro l’animo, lui e Ferlaino padrone geloso, lui e il riscatto della napoletanità contro i soprusi. Lui e l’Olimpico, insultato da quella Italia che mal lo tollerava forse perché aveva capovolto il naturale corso delle cose: Nord padrone sul prato come nelle stanze.

Diego compie sessant’anni e se ci fate caso ha gli stessi occhi luminosi del bimbo che galleggiava nel fango palleggiando con la testa uno, due, dieci cento e per tutto il tempo in cui avrebbe voluto più che potuto.

ilnapolista © riproduzione riservata