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De Luca: “Faremo il coprifuoco totale dopo la mezzanotte”

Il governatore della Campania non risponde alle polemiche: “Non ho tempo da perdere. Prenderemo misure di guerra. Ad Halloween coprifuoco alle 22”

De Luca: “Faremo il coprifuoco totale dopo la mezzanotte”

Coprifuoco totale nel weekend di Halloween (“una festa monumento dell’imbecillità”) dalle 22. Coprifuoco dalla mezzanotte nelle altre giornate. Vincenzo De Luca annuncia “misure di guerra” nelle prossime settimane per evitare che il contagio dilaghi in Campania. E premette:

“Non rispondo a polemiche “indegne”. Non ho tempo da perdere. Siamo nel pieno della seconda ondata. Abbiamo numeri più grandi che a marzo e aprile. Di fronte ai numeri che abbiamo le mezze misure non servono a niente. Prima prendiamo decisioni forti meglio è”.

“Si è rimescolata l’Italia. Il contagio riguarda tutti. In questo quadro di uniformità del paese, la regione Campania è la più esposta. Questa criticità ci obbliga a prendere decisioni prima degli altri e in maniera più rigorosa degli altri. Abbiamo una situazione demografica grave. Guai a noi se perdiamo il controllo su Napoli. Che il punto di maggiore criticità dell’intero Paese”.

“L’obiettivo fondamentale quando parliamo di tutela della salute è impedire che le persone perdano la vita. Salvare la vita. Non è abbassare il numero dei contagiati. Da questo punto di vita abbiamo avuto nei mesi scorsi un risultato importante. In Campania abbiamo registrato 487 decessi. In Veneto 2.226 decessi, in Emilia 4.502. In Lombardia 17.011 decessi. Dobbiamo fare di tutto per mantenere questo livello per numero di abitanti: abbiamo fatto un miracolo. Ora questa situazione rischia di essere compromessa”.

Abbiamo fatto prevenzione: il 12 agosto abbiamo reso obbligatorio il tampone per chi tornava dall’estero. Ci ha consentito di individuare 3.000 positivi. Senza quel lavoro oggi avremmo avuto risultati più pesanti. Poi abbiamo reso obbligatorio uso della mascherina anche all’esterno, primi in Italia. A scuola abbiamo fatto il test sierologico al 90% del personale scolastico. La media nazionale è al 60%. Abbiamo deciso di comprare i termoscanner, che non era compito della Regione. Abbiamo dato un contributo. Abbiamo chiuso i bar alle 23 di sera. Per i 3.000 positivi abbiamo avviato il controllo. Abbiamo fatto una scelta mirata: tamponi a quelli che hanno avuto contatti con i positivi. Il tracciamento dei contatti sulla popolazione che ha avuto possibilità di contagiarsi. Il numero dei contagiati aumenta, perché facciamo i tamponi quelli a rischio”

“Poi abbiamo acquistato i vaccini antinfluenzali già ad aprile. Primi in Italia. La campagna è cominciata il 1 ottobre. Questa notizia non la leggerete mai sui giornali. Ad oggi abbiamo in Campania un numero di vaccinati di 130.000 persone al 15 ottobre. Coperto il 20% della popolazione a rischio”.

“Abbiamo 16.000 dipendenti in meno di altre regioni, 300 milioni di euro l’anno in meno. E un numero di terapie intensive per ogni 100.000 abitanti che è la metà di altre Regioni d’Italia. Anche per responsabilità della Campania, perché siamo stati commissariati per 10 anni. Il dato di fatto è questo. Siamo usciti dal commissariamento a novembre dello scorso anno”.

“Ci ritroviamo in un quadro nazionale con un livello di contagio importante. Oggi in Campania registriamo 1261 positivi su 14422 tamponi”.

“Abbiamo preso misure difficili da prendere. Nessuno pensi che le prendiamo a cuor leggere. Ci pensiamo cento volte. Ieri abbiamo passato tutta la giornata a cercare di capire qual era la cosa più utile da fare. A verificare le ricadute. Dalle 10 alle 18:30, parlando con epidemiologici, con le task force, le organizzazioni economiche e sindacali. Con i ministri del governo. Abbiamo fatto tutte le valutazioni possibili. Abbiamo cominciato a discutere sulla scuola, sui bar, sugli eventi, sul commercio. Quello che decidiamo oggi avrà effetti tra 20 giorni. Sentiamo che è nostro dovere assumerci responsabilità grandi oggi”.

“La scuola. Prevedevamo di chiudere quarte e quinte dei licei, ma era impossibile. Abbiamo valutato la posizione degli asili e delle private, delle università. Ma abbiamo deciso non di chiudere le scuole, abbiamo deciso di fare didattica a distanza per 15 giorni per contenere l’onda di contagio. Non c’è una priorità quando hai quei numeri. Alcune decisioni sono più importanti di altre.

La scuola è un tema delicatissimo. Ho deciso di non fare commenti sulle critiche che ho sentito. I nostri numeri sono: nell’Asl Napoli 1 rispetto a 1.100 contagi 120 alunni contagiati, nella Napoli 2 110 alunni, nella Napoli 3 200 alunni eccetera… I numeri sono questi”.

“La scuola ha anche il problema esterno alle scuole: assembramenti agli ingressi e all’uscita, incontrollati. Ci rendiamo conto dei tanti problemi che si creano. Ma la didattica non si blocca. Si blocca la presenza, e la mobilità. Poi vediamo tra 15 giorni. Era una delle misure da prendere, necessarie. E’ sbagliato avere posizioni ideologiche. Dobbiamo capire di volta in volta dove capire la presenza. Dobbiamo arricchire i piani di trasporto in queste due settimane, coinvolgendo le società private. Lunedì faremo una riunione, per capire come aumentare l’aumento delle corse di un terzo. Dovremo ragionare sugli orari e ingressi differenziati”.

“Per gli asili c’è un problema per le famiglie, sollecitiamo il governo a concedere i congedi parentali per la fascia dei bambini da 0-3 anni”.

“Il commercio. Immaginavamo di ridurre la metà del tempo delle aperture, ma gli epidemiologi hanno detto che non avrebbe avuto una ricaduta significativa sul contenimento del contagio. Nelle prossime ore prenderemo altre decisioni sulle attività che determinano assembramenti. I bar aperti fino alle 23. Fino a mezzanotte solo per chi ha posti a sedere sicuri. Chi lavora per asporto sarà vietato.

Deve essere bloccata la movida. Abbiamo verificato che abbiamo una percentuale di irresponsabili che non capiscono le cose più elementari. Non è un sacrificio mettersi la mascherini quando si parla a 50 cm di distanza. I ragazzi parlano con le mascherine al collo. Basterebbe solo indossare la mascherina sempre.

Nel weekend di Halloween ad ottobre chiuderemo tutto alle 22. Halloween è questa immensa idiozia, un’americanata importata. Un monumento all’imbecillità. Si stanno già preparando a fare le feste. Sarà il coprifuoco. Non sarà consentita nemmeno la mobilità.

E faremo il coprifuoco dopo la mezzanotte anche nei prossimi giorni.

I matrimoni. Non è più tempo di tolleranza. Proibito tutto. Tutte le feste per celebrazioni religiose. Anche i cortei per i funerali. In Campania più della metà dei contagi deriva da comportamenti criminali e incivili.

Stiamo cercando di tenere in piedi l’80% delle attività economiche. Cominciamo a lavorare da oggi per mettere in piedi un piano socio economico di integrazione al reddito per i settori che avranno danni se ci saranno altre chiusure. Il governo lo metta in piedi. Avrei dovuto fare un commento sul governo, ma non lo farò.

Poi ci sono gli obiettivi strettamente sanitari. I posti letto: dobbiamo garantirli, già oggi siamo costretti a eliminare le attività secondarie. Garantiremo solo interventi salvavita. Verrà potenziata la rete dei punti nascita. Tutto quello che può essere rinviato sarà rinviato.

Oggi abbiamo 1.261 positivi. Sui contagiati quelli che chiedono il ricovero sono il 4,3%. Dobbiamo trovare 50 posti letto. Questo numero va ridotto per le persone guarite. Dobbiamo sottrarne 10 dei guariti. Il bilancio finale è che dobbiamo trovare oggi 35 posti letti. I numeri oscillano. Ogni giorno dovremo trovare 300 posti letto aggiuntivi ogni 10 giorni. 900 in un mese. Possiamo arrivare anche a 1000. Dobbiamo mettere nel conto che andiamo verso la stagione influenzale. Avremo un aggravio di presenze negli ospedali.

E’ chiaro qual è l’impegno che viene richiesto al sistema sanitario regionale? Quando diciamo che la gran parte dei positivi sono asintomatici vuol dire che i sintomatici vanno messi in isolamento per 10 giorni. Ma vanno controllati a casa. C’è una quantità immane di lavoro da fare.

Tamponi. Dobbiamo farli ogni settimana nelle rsa. Il fabbisogno in Campania è di 17.000 tamponi al giorno nelle strutture pubbliche. Abbiamo avuto una fornitura che ci fornisce solo 8.000 tamponi al giorno, fino ad aprile. Ne abbiamo chiesti altri. Abbiamo chiesto una fornitura di 3 milioni di test antigenici, che sono nelle mani del commissario Arcuri. La cosa più importante è dare i risultati dei tamponi in tempi rapidi. Li comunicheremo via sms sui cellulari. Massimo in 12 ore. Chi si deve fare il test se lo fa con la prenotazione.

Terapie intensive. Con questi numeri, dobbiamo mettere nel conto che nelle prossime settimane ci saranno persone in condizioni sempre più gravi.

Il problema non è di posti. Ho sentito cose aberranti. Mancano in tutta Italia gli anestesisti. Abbiamo fatto concorsi, abbiamo richiesto 800 medici alla Protezioni Civile. Bloccheremo altri reparti per trovare gli anestesisti. Prenderemo misure di guerra. Costi quel che costi. Decideremo fino in fondo quello che è necessario”.

 

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