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“Così Ancelotti ha cambiato mentalità all’Everton, ora è una squadra di uomini”

The Athletic sbugiarda una serie di sciocchezze solo napoletane: le lunghe e specifiche sessioni di allenamento, la sua presenza costante al centro e il ruolo del figlio Davide

“Così Ancelotti ha cambiato mentalità all’Everton, ora è una squadra di uomini”

Davide Ancelotti. Il figlio di. C’è anche lui nel pezzo che The Athletic dedica al cambio di passo dell’Everton. Ovviamente il protagonista dell’articolo è il papà, Carlo. Ma soprattutto il processo vivo che sta trasformando la squadra blu di Liverpool in una grande squadra, con una mentalità da grande squadra, con quella che ora tutti chiamano attitudine riprendendo il termine dall’attitude inglese: l’atteggiamento vincente.

I risultati di questo inizio di stagione – sette vittorie su sette, primo posto in Premier, quarti di finale della Coppa Carabao, 24 gol segnati, il miglior inizio di stagione di sempre – sono attaccabili dai critici, per ovvi motivi: “Poche partite non dicono nulla”. Ma The Athletic fa parlare un po’ di fonti vicinissime alla squadra, che vivono dall’interno questa rivoluzione prospettica. Per ora il grande risultato di Ancelotti è quello.

Il pezzo descrive il lavoro in allenamento, di Carletto, e dei suoi due vice, il figlio Davide e Duncan Ferguson. “Prima che i giocatori partissero per la breve pausa di tre settimane tra le due stagioni ravvicinate, Ancelotti ha chiesto alla sua squadra di tornare ad allenarsi con una mentalità diversa, una rinnovata ambizione e più voglia”.

Gli acquisti di Allan, Doucoure e James hanno fatto il resto. Una fonte del giornale descrive come Allan e James, due giocatori che avevano già lavorato con Ancelotti in precedenza, si sono integrati perfettamente e hanno contribuito ad alzare gli standard. “Sanno immediatamente cosa vuole il tecnico e questo è fondamentale. L’Everton prima era troppo morbido. In campo ora si avverte una differenza in termini di ciò che è previsto e ciò che è consentito. Dopo le partite, Ancelotti è sempre nella Finch Farm, la loro cittadella, mentre altri allenatori a volte andavano via”.

“Ha dato a tutti una spinta enorme. Non puoi permetterti di disputre una brutta stagione. La competizione ha tirato fuori il meglio da tutti: ora sei su un altro livello”. Ancelotti ha creato la competizione interna. The Atletic scrive che l’ultima prestazione del difensore Mina è stata una della migliori di sempre con la maglia dell’Everton; così come cita l’islandese Sigurdsson che è stato a un passo dall’andare a giocare in Asia ma è rimasto e sembra un altro calciatore.

Per The Athletic Ancelotti ha creato una sorta di enclave del “New Everton”. Si è innamorato a prima vista della zona dove abita. Tutti i più importanti giocatori hanno preso casa lì, Richarlison vive dietro l’angolo con il suo agente, e così James Rodriguez.

“Mentre molti giocatori dei quattro club più grandi del nord-ovest scelgono di vivere al di fuori di Liverpool e Manchester, nel vicino lussuoso Cheshire, i giocatori dell’Everton seguono sempre più l’esempio del loro manager che vuole sentirsi parte della comunità. È un fattore fondamentale della crescente unità dentro e fuori dal campo”.

Ma per il lettore napoletano la parte più interessante è quella che descrive i metodi d’allenamento. Ancelotti a Napoli era accusato – anche esplicitamente – di “allenare poco” la squadra.

Ancelotti lo scorso anno si lamentava della mancanza di immediatezza e della mancanza del passaggio “verticale”. Lui e il figlio Davide hanno studiato apposite sessioni per risolvere il problema. C’è il desiderio di comunicare in inglese ma Davide, che parla italiano, spagnolo, francese e tedesco, è anche in grado di trasmettere istruzioni in altre lingue, in particolare ai sudamericani che stanno continuando a imparare l’inglese. Il risultato è un calcio d’attacco veloce e deciso che inizia con la conquista del pallone dei difensori per portarla ai piedi degli attaccanti di talento”.

Carlo lavora tantissimo sul giocare velocemente la palla attraverso le linee”, dice una fonte vicina alla squadra. “Tutta la squadra si muove per rompere le linee il più rapidamente possibile. Si allenano a onde, cinque contro sei per 20-25 minuti alla volta. Onda dopo onda. Recuperare palla e farla arrivare in avanti il prima possibile. Questo è Ancelotti.

La vittoria in casa del Tottenham è stato il punto di non ritorno. “La fiducia è salita alle stelle e i giocatori si fidano e credono nel tecnico che è riuscito a portare a casa quella vittoria. C’è stato un innalzamento degli standard in tutto il club, e c’è stato un cambiamento di mentalità. Ora sembrano una squadra di uomini”.

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