Corbo: è cominciata la rincorsa del Napoli, costretto a farsi giustizia due volte da solo
Su Repubblica Napoli. La sentenza su Juve-Napoli e il cumulo di contrattempi ha raccolto la squadra intorno al suo allenatore "per respingere i divertiti sospetti di un calcio piccolo piccolo"

“È cominciata la rincorsa di una squadra costretta a farsi giustizia due volte. Da sola”.
Lo scrive Antonio Corbo su Repubblica Napoli. E prosegue:
“Entra in campo con un mortificante nono posto, affondata e derisa da un giudice teso in un’altra missione: dare una punizione esemplare a quella banda di furbetti del virus, in cerca di pretesti per non consegnarsi alla Juventus”.
Corbo si sofferma sulla sentenza del Giudice Sportivo.
“C’è una atmosfera di diffusa ostilità: hanno tutti interesse a proteggere lo sfilacciato protocollo della Lega pur di giocare ed evitare il tracollo finanziario; poi a nessuno torna comodo che riprenda quota il Napoli, questo Napoli che sul campo ha vinto tutt’e tre le gare giocate, segnando 12 gol e subendone appena uno. Tutto il cumulo di contrattempi, sventura e disappunto tradursi in una opportunità: raccoglie la squadra intorno al suo allenatore per respingere i divertiti sospetti di un calcio piccolo piccolo“.
E sul mercato:
“Il barbuto franco-ivoriano Bakayoko è la diga che mancava. Lode a Giuntoli che ne ha sostenuto la richiesta. Un’operazione che farà riflettere: non si possono comprare giocatori solo per investire decine di milioni e sperare di ricavarne il quadruplo al primo giro di giostra. La tecnica ha il suo ruolo. E nel calcio non bisogna mai avere fretta: guardate il Lozano di oggi, è un giocatore trasformato. La chiave tattica è semplice”.