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Top e Flop: Lozano è un altro giocatore. Eriksen corpo estraneo nel centrocampo nerazzurro

Caldirola a ventinove anni suonati, fa l’esordio in serie A e da centrale difensivo realizza una doppietta. Rabiot protagonista in negativo della partita della Juventus

Top e Flop: Lozano è un altro giocatore. Eriksen corpo estraneo nel centrocampo nerazzurro
Top
Lozano (Napoli) è un altro giocatore rispetto alla scorsa stagione. Vivace, fantasioso, propositivo. Gioca una grande partita, arricchita da una doppietta, la prima in maglia azzurra. La prima, speriamo di una lunga serie.
Caldirola (Benevento) a ventinove anni suonati, complice una esperienza in Bundesliga, il difensore sannita fa l’esordio in serie A. E che debutto: da centrale difensivo realizza una doppietta.
Sanchez (Inter) il suo ingresso, al minuto 78 cambia l’esito della partita. Per la difesa della Fiorentina è impossibile prenderlo. Infatti dà il via all’azione che porta al 3-3 ed offre un delizioso assist, sfruttato a dovere da D’Ambrosio per il goal del sorpasso nerazzurro.
Ronaldo (Juventus) senza di lui la Juventus sarebbe in grossa difficoltà. Si conquista un calcio di rigore che realizza. Poi con un imperioso stacco, firma di testa il goal del pareggio. Che dire: il solito fuoriclasse.
Flop
Biraschi (Genoa) avrebbe dovuto contenere Lozano ed invece missione clamorosamente fallita. Il messicano l’esterno genoano non lo vede mai. Infatti il fantasista del Napoli firma una doppietta e sfiora almeno un altro goal.
Iacoponi (Parma) anello debole di una approssimativa difesa. Lento, impacciato, distratto, fuori posizione. Una partita giocata male terminata peggio con l’espulsione.
Eriksen (Inter) corpo estraneo nel centrocampo nerazzurro. Ad inizio partita perde un pallone velenoso da cui nasce il vantaggio della Fiorentina. Per il resto non incide in nessun modo, né in fase difensiva, né in fase offensiva, con quei colpi ad effetto con i quali deliziava i suoi ex tifosi del Tottenham.
Rabiot (Juventus) protagonista in negativo della partita. Da un suo braccio troppo largo nasce il rigore del primo vantaggio romanista e viene ammonito. Poi nel secondo tempo commette un fallo che gli costa addirittura l’espulsione.
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