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“Gli accusatori della FIFA ora lavorano per la FIFA”. L’inchiesta della Sueddeutsche su Infantino

L’ex ministro della Giustizia USA Lynch che dichiarò guerra alla corruzione nel calcio ora lavora nel nuovo studio legale della FIFA. Il quotidiano tedesco mette in fila tutti i sospetti che riguardano il Presidente

Settembre 2015. Allo Zurich Renaissance Hotel, due avvocati di fama mondiale vanno in conferenza stampa e annunciano la repressione totale del calcio corrotto. Una volta si diceva “tolleranza zero”. Sono Loretta Lynch, procuratore generale degli Stati Uniti, e il procuratore federale svizzero Michael Lauber. Una storica dichiarazione di guerra alla FIFA.

Sono passati 5 anni. Ed è cambiato tutto. Il 24 luglio scorso Lauber si è dimesso, dopo un anno di accuse sul modo di portare avanti l’indagine sulla corruzione nella FIFA: alcuni documenti dimostravano che Lauber aveva incontrato segretamente il presidente Gianni Infantino (cosa negata inizialmente da Lauber) e aveva via via forzato le procedure stringendo accordi controversi con le parti in causa.

Loretta Lynch invece, proprio lei che aveva avviato il “Fifa Gate”, ha cambiato radicalmente fazione. Oggi è molto vicina alla FIFA. L’anno scorso l’associazione che governa il calcio mondiale ha cambiato silenziosamente la sua rappresentanza legale, passando dallo studio “Quinn Emanuel” a “Paul Weiss” – un altro importante studio legale statunitense di cui Lynch ora è partner. Una lunghissima e particolareggiata inchiesta della Sueddeutsche Zeitung le chiama provocatoriamente “coincidenze di cui la FIFA non ama parlare”.

Gianni Infantino aprirà il vertice della FIFA ad ottobre, un congresso sull’etica degli affari nel calcio. – “Tra tutte le persone, Infantino”, scrive il quotidiano tedesco. L’oratore principale al convegno è Loretta Lynch, la quale viene annunciata come “ex procuratore generale degli Stati Uniti”, ma che in molti danno come futuro partner del pool legale della FIFA negli Stati Uniti. Insomma l’accusatore è passato alla difesa dell’accusato.

“Infantino ha un disperato bisogno di sostegno”, scrive ancora la SZ. “Perché contro di lui, come contro l’ex procuratore federale svizzero Lauber, è in corso un’indagine penale a causa di quei loro misteriosi incontri segreti, che hanno danneggiato diversi processi penali. Ma il dossier del procuratore speciale Stefan Keller, incaricato della vicenda, non contiene solo la questione degli eventuali abusi d’ufficio e favoritismi; contiene anche un caso di conformità che riguarda internamente la FIFA e Infantino. Si tratta di un viaggio di lavoro di Infantino su un jet privato nel 2017, che, secondo i documenti, è stato giustificato dal capo della Governance FIFA Tomaz Vesel con una palese bugia”.

Osservatori esperti indipendenti, non solo in Svizzera, considerano un affronto che Infantino non venga sospeso. Intanto Infantino, secondo il giornale tedesco, nega ogni illecito ma sta tesse sempre più stretti legami con istituzioni e politici per cercare un appoggio.

Ma il punto cruciale dell’articolo riguarda “la donna che nel 2015 è partita con Lauber per dare la caccia alla corruzione del calcio nel mondo”. Che fa adesso? “Niente. Non risponde alle domande. Quando ha accettato di parlare con Infantino al convegno non sapeva che era in corso un’indagine penale contro il capo della FIFA? Non era a conoscenza dei vizi di conformità sul volo privato di Infantino da 200.000 dollari?”. Ma soprattutto: “Perché sta affluendo così tanto denaro alle autorità di vigilanza che non non vigilano abbastanza?”

Lynch è rimasta in carica come procuratore generale degli Stati Uniti fino al 2017. “È seguita una pausa e a metà del 2019 è diventata partner dello studio Paul Weiss. Profilo delle attività in base alla home page: fornisce consulenza ai clienti su indagini ufficiali e interne, nonché in controversie legali. Ma poco prima che Lynch entrasse a farne parte, l’azienda ha pescato un altro famoso cliente: la World Football Association. E anche se Lynch potrebbe non essere formalmente interessata alle questioni Fifa, è a conoscenza delle indagini giudiziarie, dovrebbe avere una conoscenza inestimabile di ciò che è immagazzinato negli armadi velenosi del Ministero della Giustizia che in precedenza ha diretto“.

“Perché la FIFA non fornisce informazioni sul background del suo oratore principale? Perché non annuncia di avere un nuovo consulente legale dall’anno scorso, e perché non menziona che Lynch è il partner di quel consulente legale?”

Il cerchio si stringe sul rapporto tra Infantino e i potenti investigatori che indagano sul mondo dello sport. “Il procuratore federale Lauber ha ridotto questa distanza. Sarebbe ancora più interessante sapere da quanto tempo esistono legami tra Infantino e Lynch, e quanto sono stretti”.

La SZ ricostruisce la vicenda che ha portato Infantino al potere, l’inchiesta che nel 2015 ha di fatto eliminato dal gioco di potere Blatter e Platini. E lo fa lasciando intendere quanto meno un sospetto. E’ un intrigo vero e proprio.

“Anni dopo si è scoperto che non solo c’erano stati almeno tre incontri segreti tra Infantino e Lauber nel 2016 e nel 2017, ma che c’erano collegamenti tra i due anche nella fase iniziale dell’indagine “Fifa Gate”. L’8 luglio 2015, il procuratore generale vallesano Rinaldo Arnold, amico d’infanzia di Infantino e intermediario legale, è andato da Lauber. Si discuteva solo di questioni legali, ha detto Lauber durante un’indagine disciplinare sulla misteriosa visita dell’avvocato cantonale. Arnold ha detto alla stampa che la sua visita all’epoca era un’intervista. E adesso?”.

Si aggiunge un’altra curiosità: il riferimento decisivo a quel contratto da due milioni che ha inguaiato Platini e Blatter e posto fine alla loro carriera, sarebbe arrivato dagli USA ed è approdato all’ufficio del procuratore federale di Berna tramite una soffiata: in occasione di un incontro in un parco di Zurigo. Il procuratore federale non lo ha mai negato.

SZ si pone la questione “se esistessero dei primi punti di contatto tra Infantino e la magistratura statunitense, diretti o indiretti. Lynch inoltre non risponde alla domanda se ci siano stati contatti tra lei o il suo staff e Infantino durante il suo periodo come ministro della giustizia”. E ovviamente la FIFA non risponde. Infantino e Lynch quando si sono incontrati la prima volta?

L’articolo si conclude così:

“Se Lynch dividesse effettivamente con Infantino il palco di un vertice della FIFA sull’etica degli affari nel calcio, sarebbe un vero cabaret”.

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