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Damascelli: “i privilegi del calcio: tamponi in serie, passaporti dubbi”. Tutto è permesso

Sul Giornale: “i contagiati sono solo un fastidio, show must go on. Se fermano le scuole, in Italia qualcuno si preoccupa dei programmi di storia?”

Damascelli: “i privilegi del calcio: tamponi in serie, passaporti dubbi”. Tutto è permesso

Tony Damascelli sul Giornale si sofferma sul pianeta calcio che in Italia è – incredibilmente – considerato un mondo a parte.

Gli abitanti del mondo del calcio, un pianeta che rientra in un universo esclusivo, di privilegi e superficialità, ignoranza ed egoismo. La vicenda dei contagiati del Genoa ha spiazzato tutti, ma ha creato soprattutto fastidio. Invece di preoccuparsi della salute degli atleti, si è controllato il calendario delle prossime partite: quale sarà da rinviare? Il campionato è falsato? I calciatori del Napoli che hanno affrontato quelli del Genoa sono anche loro infetti?

Se in una classe scolastica si verificassero quattordici casi positivi, qualcuno si preoccuperebbe del programma di italiano o storia non rispettato? Il calcio pensa di farcela lo stesso, ha il suo passaporto (vero o falso non importa) che supera qualunque dogana, spera che i tamponi, in dosi industriali, consentano il fischio di inizio, senza il quale salterebbero per aria non soltanto le partite, ma i bilanci contabili già disastrati e disastrosi. Si deve giocare per forza, si debbono riaprire gli stadi al meraviglioso pubblico, in fondo non è successo nulla, un gruppo di contagiati fa notizia un giorno, tutto finisce lì.

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